Juventus al centro di indagini per falso in bilancio, in relazione a diverse plusvalenze sospette realizzate in questi anni.
Giorni non facili per la Juventus, prima sconfitta 4-0 dal Chelsea in Champions League e poi ritrovatasi ieri con la Guardia di Finanza nelle sedi di Torino e Milano. Il blitz è servito per acquisire documenti relativi alle ultime tre stagioni.
La società bianconera è indagata per falso in bilancio e fatturazioni false, in relazione a un fascicolo aperto dalla Procura di Torino a causa di una serie di operazioni (42) di calciomercato con delle plusvalenze sospette. Nel mirino anche le prestazioni di alcuni agenti che hanno fatto da intermediari. L’indagine, denominata Prisma, è stata aperta nel maggio 2021 ed è collegata agli accertamenti che erano stati fatti nelle scorse settimane dalla Consob e poi dalla Covisoc. Anche la Procura Federale ha poi aperto un fascicolo.
Dopo la giustizia sportiva, si è mossa anche quella ordinaria. Nel mirino ci sono movimenti per circa 50 milioni di euro. Ad essere indagati sono Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici (ora al Tottenham) e altri tre tra dirigenti ed ex appartenenti all’area finanziaria della Juventus.
Juventus, caso plusvalenze: cosa rischia il club?
Tutti si domandano cosa rischia la Juventus in questa vicenda. Difficile dirlo. La Gazzetta dello Sport evidenzia che è difficile attribuire un valore assoluto ai cartellini dei singoli giocatori e ciò rende complicato il lavoro della giustizia sportiva e di quella ordinaria. Non ci sono criteri oggettivi sui prezzi.
In termini di codice sportivo, la Juve potrebbe rischiare una multa oppure dei punti di penalizzazione. Se venisse provata un’alterazione del bilancio ai fini dell’iscrizione al campionato, la sanzione sarebbe più severa (si può arrivare anche all’esclusione dal campionato come pena estrema).
Bisognerà vedere se gli organi di giustizia, approfondendo ulteriormente la situazione, arriveranno a punire il club bianconero oppure se tutto verrà archiviato. Difficile dire le tempistiche per queste decisioni. A volte la giustizia sportiva attende l’esito delle indagini di quella ordinaria, in altre si muove parallelamente. Non rimane che attendere.