L’ex calciatore rossonero ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport e si è detto a favore della ristrutturazione del vecchio impianto.
In questi giorni e in quelli scorsi ha tenuto banco il tema legato al nuovo stadio. L’opinione pubblica rimane divisa fra chi desidera un nuovo impianto e chi preferisce invece ristrutturare San Siro, considerato giustamente un pezzo di cuore.
Sono in molti a pensarla nel secondo modo. L’ex centrocampista del Milan Roberto Donadoni, infatti, ha espresso il suo parere in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: “Io ragiono da ex calciatore, da uno che ha avuto l’opportunità e la fortuna di giocare per dodici anni in quella cornice. E San Siro rimane uno stadio riconosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Milano. Da un punto di vista sentimentale pensare di abbattere un simbolo come San Siro è folle. E’ un impianto che di recente ha ospitato una finale di Champions e che ha quindi tutte le carte in regola anche a livello internazionale. Mi piangerebbe il cuore se davvero lo demolissero. Penso a tutti i tifosi che negli anni hanno seguito il Milan e l’Inter, ma anche i soldi che nel corso degli anni sono stati investiti per adeguarlo alle normative e per renderlo uno stadio da finale”.
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Donadoni ha poi aggiunto: “A Milano un impianto da 70-80 mila posti, considerata l’importanza delle squadre, è assolutamente proporzionato. La gente qui va ancora allo stadio e la speranza è che continui a farlo. E anche dal campo la differenza si sente: un conto sono 70 mila spettatori, un altro 40 mila. Col buon senso si risolvere tutto: si può rendere moderno San Siro senza abbatterlo. Anche all’estero ci sono tanti modelli di restyling riusciti: il Bernabéu, tanto per dirne uno. Le cose, se si vogliono fare, si fanno”.