Romagnoli, la crescita si era arrestata: l’analisi di Nocerino

Nocerino analizza il percorso di Romagnoli al Milan, dove è diventato una riserva nonostante sia il capitano della squadra.

L’arrivo di Fikayo Tomori ha fatto scendere Alessio Romagnoli nelle gerarchie di Stefano Pioli, ma l’ex Roma si è sempre comportato professionalmente. Si allena sempre al massimo per farsi trovare pronto quando chiamato in causa.

Romagnoli Alessio
Alessio Romagnoli (©LaPresse)

C’è anche un rinnovo di contratto in ballo. La scadenza è fissata per giugno 2022 e ci sono stati i primi contatti con Mino Raiola, incontrato di recente a Casa Milan. Sembra che il difensore voglia prolungare con il club, però la trattativa richiederà tempo prima di giungere a un eventuale accordo. Mai facile negoziare con l’agente italo-olandese.


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Antonio Nocerino sul canale ufficiale Twitch del Milan ha avuto modo di analizzare il rendimento di Romagnoli e ha espresso il seguente punto di vista: «È arrivato in rossonero quand0 c’ero anche io. Era un momento di difficoltà e lui era un giovane sulla bocca di tutti. Poi è diventato capitano del Milan e le pressioni si sono triplicate, non è facile. In quel momento, mentre altri continuavano la crescita, lui si è fermato forse per una questione mentale. Si è un po’ accomodato».

Nocerino ritiene che la crescita di Romagnoli si sia arrestata a un certo punto e che può aver inciso un approccio non ideale da parte sua, però il capitano del Milan sta reagendo: «È arrivata la concorrenza, adesso sa che o si smuove un po’ oppure non gioca. Per giocare devi andare più forte, ora sta dimostrando che può farlo. Sa uscire dalla zona di comfort. Sta facendo qualcosa in più per meritarsi di giocare e di fare belle partite».

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