Il commento di Mario Sconcerti alla vittoria del Milan, al Wanda Metropolitano. Ecco il pensiero del noto giornalista sulle colonne del Corriere della Sera
Ci sono volute cinque partite, per tornare a vincere in Champions League. Il Milan ce l’ha fatta grazie a Stefano Pioli e a Junior Messias, che ha trovato un gol storico al Wanda Metropolitano.
I rossoneri conquistano i tre punti e salgono a quota quattro, agganciando l‘Atletico, che per virtù della differenza reti, scivola all’ultimo posto. Il Milan si è così regalato la possibilità di giocarsi tutto all’ultima partita, a San Siro, contro il Liverpool. Servirà vincere e sperare che il Porto non faccia lo stesso.
E’ una vittoria comunque pesante che darà energia nuova alla squadra di Stefano Pioli, sempre più consapevole dei propri mezzi.
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L’analisi di Sconcerti
Come succede, il giorno dopo un match del Milan, è arrivato il commento di Mario Sconcerti. Il noto giornalista ha così analizzato il match degli uomini di Pioli:
“Il risultato si è composto lentamente nel secondo tempo anche grazie a quattro cambi insieme – scrive al Corriere della Sera -. Pioli ha cercato fantasia ed ha aggiunto soprattutto Messias. È stato il colpo giusto. Ha dominato a lungo il Milan tirando poco in porta, ma contro un avversario che non ha tirato mai. C’è stata spesso confusione, poi con la fatica, con i cambi, è venuta fuori la linearità del Milan, direi anche la sua qualità.
L’Atletico è una squadra aspra, ma senza più attacco. Né Suarez né Griezmann sono forse più da questi livelli. Così quello che sembrava perso, è riapparso improvvisamente. Si dovrebbe parlare di una partita chiusa, incompleta, un po’ confusa, ma sarebbero piccole questioni tecniche che lederebbero inutilmente la maestà che il Milan si è meritato a Madrid.
È un risultato che allarga il Milan e porta in squadra giocatori ancora quasi mai visti, a conferma di una costruzione studiata a lungo pezzo su pezzo. Difficile capire come andrà a finire, gli incroci restano tutti pericolosi, ma almeno si potrà dire che il Milan per una volta ha giocato a calcio come sa anche in Europa“.