Ecco quale muscolo è interessato nello stop fisico di Fikayo Tomori, difensore del Milan che non giocherà domani a Madrid.
Niente da fare. Neanche per il match di domani sera a Madrid il Milan potrà disporre di uno dei suoi titolarissimi in difesa, considerato un elemento centrale per Stefano Pioli.
Ancora out Fikayo Tomori, il centrale inglese che già ha saltato sabato scorso la sfida contro la Fiorentina. Fastidi all’anca che perdurano dal derby con l’Inter e che costringono il numero 23 rossonero a rimandare il rientro.
Pioli ha parlato di un problema che riguarda precisamente il muscolo otturatore dell’anca. Andiamo a scoprire di cosa si tratta nel dettaglio.
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Perché si innerva il muscolo otturatore dell’anca
Il muscolo otturatore fa parte dei vari muscoli che circondano le anche. Si divide in otturatore interno ed esterno, ma è molto probabile che il problema che ha frenato il rientro di Tomori riguardi la seconda opzione, più portata ad infiammarsi.
Tale muscolo si trova in prossimità profonda del medio gluteo, si origina dalla parte mediale dell’ischio, nel lato inferomediale del foro otturato (anteriormente), per proseguire con i propri fasci in direzione laterale e pressochè trasversale, passando posteriormente all’articolazione dell’anca e inserendosi sulla superficie mediale del grande trocantere, a livello della fossa trocanterica.
La funzione del muscolo otturatore è quella di regolare e stabilizzare i movimenti dell’anca. Dunque ha un compito importante e ben preciso. Le linee di forza di questo muscolo sono ideali per permettere movimenti di torsione e rotazione esterna. Inoltre l’otturatore esterno ha un ruolo nell’adduzione del femore, tale per cui è stata discussa la sua classificazione tra muscolo extrarotatore o muscolo adduttore.
Probabile che il dolore causato a Tomori dipenda dal nervo otturatorio, capace di innervare il muscolo otturatorio esterno e i muscoli della loggia mediale e della coscia. Una sorta di neuropatia che può essere superata con esercizi mirati di fisioterapia e massaggi. Ovviamente il recupero completo del difensore dipenderà dalla reazione muscolare e dal calo del dolore effettivo.