Testa a testa tra Milan e Napoli per il titolo di campione d’inverno. Sulla carta Pioli sembra favorito sul rivale Spalletti.
Il prossimo weekend ripartirà finalmente il campionato di Serie A, dopo l’ennesima e lunga sosta per le Nazionali. Così come si rilancerà il duello in vetta alla classifica.
Il testa a testa fra Milan e Napoli rappresenta una delle situazioni più affascinanti ed intriganti della stagione in corso. Una sorta di amarcord dei meravigliosi anni ’80, quando il Diavolo e l’Asinello si davano battaglia per lo Scudetto, schierando nelle proprie formazioni fenomeni del calibro di Baresi, Maldini, Van Bastan, Maradona e Careca.
Ad oggi Milan e Napoli sono appaiate in testa, a quota 32 punti ciascuna, con dieci vittorie all’attivo e due pareggi. L’Inter, terza forza in classifica, è ancora molto distante (-7 punti) e almeno per la lotta al titolo di campione d’inverno sembra si tratti solo di una storia tra rossoneri e azzurri.
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Oggi l’edizione di Tuttosport ha analizzato i momenti delle due rivali in questione. Chi tornerà meglio in campo dopo la sosta? Chi tra Stefano Pioli e Luciano Spalletti saprà indirizzare meglio la propria formazione senza perdere terreno?
C’è un contesto che sulla carta sembra premiare il Milan, ovvero il calendario che i rossoneri si troveranno di fronte a novembre e dicembre. Dopo la trasferta insidiosa di Firenze alla ripresa, Pioli e compagnia non affronteranno ostacoli così insuperabili: Sassuolo, Genoa, Salernitana e Udinese. Tutte contendenti alla portata.
Molto peggio andrà al Napoli, che vivrà un periodo di scontri diretti insidiosissimi. I campani giocheranno contro Inter, Lazio, Sassuolo e Atalanta. Il tutto prima dello scontro diretto tra capoliste del 19 dicembre, quasi ad un passo dalla sosta invernale.
A livello di condizione però Spalletti sembra poter contare su un Napoli atleticamente più brillante. Meno cali fisici e pochissimi infortuni dalle parti di Fuorigrotta, al contrario di un Milan che ha a che fare da inizio stagione con stop muscolari e assenze di rilievo (ultima quella di Calabria fermatosi in Nazionale).
Altro punto a favore del Milan riguarda però la profondità di rosa. Nonostante i diversi stop, Pioli può vantare una squadra ricca di alternative e seconde linee di buon livello. In tutti i reparti. Cosa che non può confermare Spalletti, già tremante al pensiero di perdere a gennaio Koulibaly, Anguissa e Osimhen per la Coppa d’Africa.
Infine l’ambiente. In entrambe le piazze si respira un entusiasmo contenuto. Milano e Napoli vogliono tornare a sognare ed esultare, ma il cammino è lungo e tortuoso, pieno di ostacoli e di avversari ostici. Profili bassi e tanto lavoro sul campo: due filosofie simili che si daranno battaglia da qui a fine maggio.