Spunta un retroscena proprio dopo le parole stizzite di Gianluigi Donnarumma, dichiaratosi poco sereno del dualismo con Navas.
Hanno fatto scalpore le dichiarazioni pubblicate ieri da Gianluigi Donnarumma. L’ex portiere del Milan ed attuale titolare della Nazionale italiana ha espresso a sorpresa le sue perplessità sulla propria gestione nel Paris St. Germain.
Gigio ha fatto sapere senza peli sulla lingua di non gradire la concorrenza con Keylor Navas, altro portiere in forza al PSG e considerato spesso più affidabile da lui nelle scelte del tecnico Mauricio Pochettino. Evidentemente Donnarumma si aspettava più considerazione dopo i recenti exploit con Milan e Italia.
Parole che sorprendono, soprattutto perché il classe ’99 in estate ha fatto di tutto per lasciare il Milan a costo zero, nonostante le proposte di rinnovo contrattuale, preferendo la scena internazionale parigina. Eppure già inizia a scricchiolare qualcosa.
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Leonardo confidò a Maldini: “Con Navas in rosa non ci serve Donnarumma”
Un’alternanza tra i pali che dunque disturba Donnarumma. Un qualcosa che in realtà si poteva evitare a monte, come riferisce il retroscena pubblicato oggi dalla Gazzetta dello Sport, che risale ai mesi precedenti alla firma di Gigio con il PSG.
Le voci su un futuro parigino di Donnarumma erano già forti verso la fine dello scorso campionato. Ma era stato ‘siglato’ una sorta di patto informale tra Paolo Maldini e Leonardo, attuale d.g. del Paris. I due vecchi amici avevano messo in stand-by ogni discorso su Donnarumma per un semplice motivo: la presenza tra i pali di Keylor Navas, considerato titolarissimo dal tecnico.
“Finché Navas sarà un portiere del Psg, non possiamo prendere Donnarumma” – ammise Leonardo a Maldini, rivelando di non voler accelerare per l’ingaggio dell’allora milanista. Una buona notizia anche per il Milan stesso, che sperava così di convincere Gigio a rinnovare in extremis.
Un patto però interrotto dal personaggio più scomodo in circolazione. Ovvero Mino Raiola, procuratore di Donnarumma, che noncurante delle politiche interne alla rosa parigina si mise al lavoro autonomamente, bypassando la posizione di Leonardo e accordandosi direttamente con il presidente Nasser Al-Khelaifi.
Quest’ultimo si fece persuadere facilmente e acconsentì all’ingaggio di Donnarumma, nonostante l’arrivo di un portiere non fosse prioritario a Parigi. Da qui nasce l’equivoco: il settore tecnico del PSG avrebbe anche fatto a meno del classe ’99, vista la presenza di Navas. Ma gli interessi economici e commerciali l’hanno spuntata, come sempre.