Il cantante e tifoso dei rossoneri ha postato un lungo commento nei confronti del leader della Lega, dopo la lite a San Siro.
Prosegue la diatriba fra Ghali e Salvini. Il cantante rapper, tifoso del Milan, dopo la lite con il politico durante il derby contro l’Inter ha voluto rincarare la dose con un post sul suo profilo Instagram.
Ghali ha ribadito il suo pensiero, attaccando nuovamente il leader della Lega. Queste le sue parole all’interno del post social: “Sono andato allo stadio per tifare la mia squadra del cuore, lo stesso cuore che mi ha portato ad agire d’impulso. Non ho assolutamente fatto pace con Salvini e non mi sono pentito delle parole che gli ho detto durante il derby.
Io sono per la pace ma pace non si può fare con chi ogni giorno fa guerra ai più deboli portando avanti politiche razziste e di odio, con chi fa soffrire e morire la mia gente. La pace si farà quando ammetterà i propri errori, quando risponderà delle sue azioni, quando racconterà la verità al suo popolo e smetterà di creare disinformazione usando l’immigrato come capro espiatorio dei problemi dell’Italia.Questa storia della pace tra me e Salvini è una bugia mediatica”.
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Ghali continua sul suo post e aggiunge: “E’ questa la vera violenza, non un a verità urlata in faccia. Ora dice che mi offrirebbe un caffè, ma allo stadio ha cercato di cacciarmi dal mio posto invano. La mia non è politica, è prepolitica, si parla di umanità. I miei non sono insulti, sono solo l’ennesima segnalazione urlata e frustrata verso il responsabile di innumerevoli ingiustizie.
Ho firmato quella t-shirt solo perché sapevo che sarebbe finita a suo figlio, essendo mio fan, nella speranza che un giorno, crescendo, potrà farsi delle domande e avrà voglia di vivere in un’ Italia diversa da quella voluta da suo padre.
In fondo anche io ho preso delle scelte diverse da mio papà, so che può succedere”.