Rinnovo sempre più in bilico per Lorenzo Insigne. L’agente dell’attaccante, Vincenzo Pisacane, ha fatto il punto della situazione, che non appare semplice
Come è consuetudine, durante la pausa per le Nazionali, il tema più dibattuto è quello legato ai rinnovi. Non ci sono solamente quelli di Franck Kessie e Alessio Romagnoli a tener banco, in Serie A non mancano i calciatori importanti, con un accordo in scadenza il prossimo 30 giugno.
Tra questi c’è certamente Lorenzo Insigne. Il calciatore è stato accostato anche al Milan ma al momento, come è giusto che sia la priorità è verso il Napoli.
La trattativa per il rinnovo, però, non decolla. L’agente, Vincenzo Pisacane, ha fatto il punto della situazione, intervenendo a ‘Il Roma’: Ho letto tante sciocchezze sulle richieste per il rinnovo. Il Napoli ha offerto quasi la metà di ciò che guadagna oggi e naturalmente stiamo trattando serenamente. Ognuno fa il suo gioco, ma la società deve fare un passo avanti”
“Sto sentendo troppo spesso giornalisti abbastanza importanti di testate nazionali insinuare che Lorenzo abbia rifiutato offerte irrinunciabili da parte del Napoli. Che vorrebbe ottenere un bonus alla firma e che il presidente si sia spinto oltre ogni limite a livello economico. Premetto che i rapporti con Aurelio sono ottimi e che ci sentiamo varie volte. Va detto, però, che il contratto di rinnovo proposto al mio assistito è stato fatto a ribasso di quasi il 50% rispetto a ciò che guadagna oggi. Io faccio il procuratore del capitano e lo devo tutelare sempre”.
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Rinnovo al rialzo – “Assolutamente sì. Basta vedere il trattamento fatto a chi prima di Insigne ha firmato un nuovo contratto. Inutile dire che Lorenzo sia rimasto spiazzato”
Si tratta – “Siamo alla fase iniziale dei colloqui ed è normale che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino. Si sta facendo passare Lorenzo come uno che sta chiedendo il mondo. E c’è qualche tifoso stupido che lo chiama mercenario. Tutte illazioni”.
Niente America… per adesso – “Ho già chiarito questa situazione. Lorenzo Insigne stava facendo un investimento. Questo non significa che un giorno lontano non possa andare negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna o in qualche altra nazione”.