Il Milan si prepara al derby ma senza Theo Hernandez squalificato e forse anche Ballo-Touré fermato da problemi fisici.
Sarà una partita da affrontare con il massimo del potenziale. Ma il Milan sfiderà l’Inter domenica con un handicap piuttosto importante: sulla corsia sinistra mancherà il terzino titolare Theo Hernandez.
Theo è stato fermato come da regolamento per un turno dal giudice sportivo. Causa l’espulsione per doppia ammonizione subita contro la Roma e molto contestata dai rossoneri. Ma il problema vero è un altro: Stefano Pioli potrebbe fare a meno anche del suo sostituto naturale.
Il francese Fodé Ballo-Touré infatti è in forte dubbio per il derby. Trauma contusivo alla caviglia per l’ex Monaco, che ha saltato così la gara con il Porto. Ma da Milanello non arrivano buone notizie: secondo il Corriere dello Sport il terzino sente ancora dolore e difficilmente sarà disponibile contro l’Inter.
Leggi anche:
Se effettivamente Ballo-Touré nei prossimi allenamenti restasse ancora in disparte, il Milan dovrà trovare un’alternativa seria per affrontare l’Inter senza rischi o sperimenti vari.
Pioli sta valutando tutte le opzioni e sarebbe giunto a tre possibili ipotesi per la fascia sinistra. La prima riguarda l’utilizzo del jolly Pierre Kalulu, che anche contro il Porto è entrato benissimo in partita, risultando decisivo in zona offensiva.
Il francese potrebbe giocare largo a sinistra, nonostante la sua fascia di competenza sia quella destra. Altrimenti, la seconda ipotesi, riguarda sempre l’utilizzo di Kalulu, ma con lo spostamento di Davide Calabria sulla corsia mancina. Il numero 2 del Milan ha già ricoperto questo ruolo in passato, anche con la Nazionale italiana.
Più fantasiosa la terza opzione. Pioli potrebbe sperimentare una sorta di difesa a “3 e mezzo”. Ovvero schierare un terzino di ruolo abilitato a spingere, ovvero Calabria, e tre centrali come Kjaer, Tomori e Romagnoli che resterebbero più bassi a protezione della propria area. In questo caso sarebbe proprio Romagnoli a giocare più largo a sinistra, posizione che occupò da giovanissimo ai tempi della Roma.