Il Milan, dopo la beffarda sconfitta con l’Atletico Madrid, torna a disputare un match di Champions a San Siro contro il Porto con l’obiettivo di interrompere un digiuno che dura da 8 anni
Obiettivo vittoria per il Milan contro il Porto nella quarta giornata del Girone B di Champions League. Dopo le tre sconfitte nei primi tre turni con Liverpool, Atletico Madrid e gli stessi lusitani, i rossoneri non hanno di fatto alternative ai tre punti per continuare a sperare almeno nel terzo posto che vale almeno il playoff per l’accesso agli ottavi di Europa League a febbraio.
Dopo il secondo posto conquistato nello scorso campionato, il Milan è tornato in Champions League dopo sette anni di assenza. L’ultima partita disputata dai rossoneri risaliva al febbraio 2014, al match di ritorno degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid, stessa squadra che gli uomini di Allegri hanno affrontato alla prima casalinga nell’edizione in corso della Champions.
La sconfitta maturata nel recupero con i Colchoneros con l’inesistente rigore segnato da Suarez per l’1-2 finale ha impedito al Milan di tornare a vincere, nel proprio stadio, nella massima competizione europea, risultato che manca dal 2013 quando i rossoneri di Allegri sconfissero il Celtic nel match d’esordio del girone H.
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Milan-Celtic, l’ultima vittoria a San Siro in Champions
Nel campionato 2012-13, il Milan conquista la qualificazione in Champions League in extremis con il gol di Mexes a Siena, all’ultima giornata, che vale il terzo posto e l’accesso al preliminare di agosto nel quale i rossoneri eliminarono il Psv Eindhoven.
Il sorteggio della fase a gironi non è favorevole per il Milan che ritrova il Barcellona, l’Ajax e il Celtic, avversari già affrontati nelle precedenti edizioni di Champions. L’esordio casalingo, il 18 settembre 2013, contro gli scozzesi a San Siro. Senza Kakà, appena riacquistato dal Real Madrid e indisponibile, Allegri schiera i suoi con 4-3-1-2 con Abbiati in porta; Constant, Zaccardo, Zapata e Mexes in difesa; Muntari, De Jong, Nocerino e Birsa a supporto di Balotelli e del nuovo acquisto Matri in attacco.
Una formazione non certo da Champions ma che riesce a imporsi per 2-0 con i gol negli ultimi dieci minuti di Christian Zapata, alla sua prima rete in rossonero con un tiro angolato da fuori area e Muntari che deposita a porta sguarnita il pallone respinto dal palo su punizione di Balotelli.
Dopo quella vittoria, il Milan pareggerà a San Siro con Barcellona (1-1) e Ajax (0-0) per poi perdere di misura (0-1) contro l’Atletico Madrid nell’andata degli ottavi di finale decisa da un gol di Diego Costa.