L’ultimo match di Champions League a San Siro tra Milan e Porto si è disputato nel 1996. Non certo una serata da ricordare per i rossoneri e per gli spettatori che ammirarono per la prima volta un bomber tra i più prolifici in Europa nelle stagioni seguenti
Una Champions League diversa da quella attuale quella disputata dal Milan nella stagione 1996-97, l’ultima per i rossoneri nel passato millennio e con ancora 16 partecipanti divise in 4 gironi. Il Milan ci era arrivato dopo la vittoria dello Scudetto, l’ultimo con Capello in panchina poi sostituito da Tabarez.
Il Maestro uruguaiano debutta a San Siro contro il Verona in campionato l’8 settembre 1996 nel 4-1 contro gli scaligeri finalizzato dalla magnifica cavalcata coast to coast di Weah. Un esordio promettente che precede il debutto in Champions League dell’11 settembre, sempre a San Siro, contro il Porto, l’avversario più forte nel girone con Rosenborg e Goteborg.
Una serata speciale per Roberto Baggio che debutta in Champions League schierato in attacco con Boban a supporto di Weah e Simone. E’ proprio quest’ultimo a sbloccare il punteggio al 14′ su assist del Divin Codino con un’incursione in area finalizzata da un tiro in diagonale. Il vantaggio sembra presagire una serata tranquilla per il Milan ma, nel secondo tempo, cambierà tutto.
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Nella ripresa, il Porto diventa più intraprendente. Trascinati dalla verve dell’attuale allenatore Sergio Conceicao e del talento sloveno, Zahovic, i lusitani cominciano a impensierire la retroguardia rossonera con l’improvvisata coppia di centrali formata da Panucci e Filippo Galli.
Al 52′, arriva subito il pareggio con Artur che finalizza al meglio da distanza ravvicinata. Soffre il Milan ma riesce a ritrovare il vantaggio al 69′ con Weah su assist di Simone. Un gol che costerà caro all’attaccante liberiano colpito da un pestone di Jorge Costa che gli causa una ferita al dito anulare a causa di un anello conficcatosi nella carne. Weah sarà operato d’urgenza mentre il Porto ribalta il risultato e vince 2-3 con una doppietta di Mario Jardel in gol, da subentrato, al 75′ e all’83. Bellissimo lo stacco di testa dell’attaccante brasiliano per il 2-2. Da opportunista la rete del vantaggio, scaturita da un errore in disimpegno della difesa rossonera.
I due gol di San Siro furono i primi dei 168 segnati in quattro stagioni con il Porto, squadra con la quale vincerà 3 campionati, 3 coppe di Portogallo e altrettante Supercoppe. Nel 2000, Jardel passerà al Galatasaray, club con il quale otterrà il suo unico trionfo europeo nella Supercoppa Europea contro il Real Madrid segnando il golden goal nella finale di Montecarlo vinta 2-1 dai turchi capitanati da Hagi.
Nella Champions League 2000-01, Jardel segnerà nuovamente al Milan proprio con la maglia del Galatasaray. Suo il gol del 2-0 nel match di ritorno all’Ali Sami Yen che costerà l’eliminazione ai rossoneri di Zaccheroni nel secondo girone di CL nel quale figuravano anche il PSG e il Deportivo La Coruna, quest’ultima qualificata ai quarti insieme ai turchi all’epoca allenati da Lucescu.