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Milan-Torino, le pagelle della Gazzetta: Tomori salvifico. Giroud, colpo da 3 punti

Le pagelle secondo la Gazzetta dello Sport del match tra Milan e Torino. Molti i promossi in casa rossonera dopo la vittoria di misura.

Il Milan vince ancora. Magari in maniera meno spettacolare rispetto ai 4 gol di Bologna o alla rimonta contro il Verona. Ma ciò che serviva ai rossoneri erano i tre punti.

Olivier Giroud (©Getty Images)

Prova concreta, non brillante, della squadra di Stefano Pioli. Va in vantaggio nei primi minuti, prende le misure al Toro e soffre pochissimo. Qualche affanno solo nel finale quando i neo-entrati Sanabria e Praet hanno messo benzina sulle gambe degli ospiti.

Come di consueto, la Gazzetta dello Sport ha pubblicato voti e pagelle assegnate ai calciatori del Milan scesi in campo ieri sera. Poche bocciature, ma neanche voti altissimi dopo l’1-0 sui rivali granata.


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Cominciamo con i voti più alti. Per la Gazzetta merita un 7 in pagella e la palma di ‘match-winner’ Olivier Giroud. Un gol di rapina, una gara giocata con generosità. Tante sponde e botte date e ricevute. Da vero centravanti, ma ciò che conta è la rete che consegna 3 punti al Milan. Voto alto (anche lui 7) per Sandro Tonali. Ormai il giovane mediano è una garanzia. Onnipresente, intelligente, si fa valere anche in una partita modesta ed a ritmi blandi.

Voto 6,5 per Tatarusanu, che sa farsi trovare pronto sull’occasione più ghiotta del Toro con Sanabria. Stesso punteggio per un Calabria sempre più leader, per un Tomori ‘salvifico’ nel finale su Praet e per un ottimo Krunic, autore dell’assist vincente per Giroud. Tra i subentrati bene Theo Hernandez che torna in campo col piglio giusto.

Sufficienza piena per molti altri rossoneri. Voto 6 in pagella a Romagnoli e Kjaer, che si alternano al centro della difesa senza grandi esaltazioni. O per Kalulu che deve un po’ faticare contro il rapido Singo. 6 anche per un Kessie al piccolo trotto, un Bennacer ordinato e le due ali Saelemaekers e Leao, meno incisivi ma tatticamente sempre utili.

L’unico ad andare sotto la sufficienza, con un 5,5 non così disonorevole, è Bakayoko. Il francese appare in una condizione atletica lontana da quella dei compagni. Non a caso si becca un giallo ingenuo pochi minuti dopo il suo ingresso.

Scritto da
Keivan Karimi