Gli episodi da moviola di Porto-Milan, in particolare focalizzandoci sul gol di Luis Diaz che era da annullare.
Ancora una sconfitta in Champions League per il Milan. Ma proprio come capitato nell’ultima sfida contro l’Atletico Madrid, c’è nuovamente lo zampino del direttore di gara e di un arbitraggio più che determinante.
L’arbitro del match, il tedesco Felix Brych, è considerato uno dei fischietti europei più esperti ed inflessibili. Ma fa discutere la decisione di assegnare il gol-vittoria al Porto a metà secondo tempo. L’azione che ha visto Luis Diaz portare avanti i suoi nasce da un fallo vistoso.
Su un cross dalla fascia destra, Kjaer alza il pallone a campanile, sul quale sta per intervenire Bennacer. L’algerino guarda solo la sfera, mentre il centravanti avversario Taremi lo ostacola con una spallata piuttosto evidente e massiccia, tanto da far cadere il centrocampista del Milan.
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Porto-Milan, il gol era da annullare
Il pallone finisce poi in zona Luis Diaz che trova l’angolino con un destro secco. Gol da annullare, visto che i replay mostrano più volte la spinta irregolare di Taremi. Incredibile come né Brych in presa diretta, né i suoi colleghi al VAR hanno individuato il fallo.
There might have been a possible foul in the build up for Porto’s goalpic.twitter.com/BMbzUVAdf1
— Milan Eye (@MilanEye) October 19, 2021
Discutibile anche la gestione dei cartellini. Brych è molto severo con i calciatori del Milan, ammonendo per esempio Kalulu e Giroud per falli netti ma tutt’altro che cattivi. Il tedesco sorvola invece su un pestone di Pepe ai danni di Bennacer, a norma di regolamento anche lui da giallo.
Anche Graziano Cesari, ex arbitro italiano, ha commentato su Mediaset l’episodio: “Il gol del Porto è assolutamente da annullare. L’attaccante non guarda il pallone e va per spostare col fisico Bennacer, l’azione andava fermata. C’è un precedente opposto per Brych, che con un aiuto al VAR tedesco fermò un’azione da gol per un intervento simile in Atletico-Chelsea dell’anno scorso. In quel caso l’arbitro fischiò il fallo in attacco, perché oggi no?”.