L’ex capitano del Milan ed attuale opinionista di Dazn e Prime Video ha rilasciato una lunga e piacevole intervista a Il Terzo Uomo
Massimo Ambrosini è sicuramente stato un giocatore importante del Milan ed ha lasciato un bel ricordo in tutti i tifosi rossoneri.
Con la maglia del diavolo ha vinto tanti trofei, tra cui l’ultima Champions League nel 2007 e l’ultimo Scudetto nel 2011. Tanti gli argomenti trattati nell’intervista stile podcast rilasciata ai microfoni de Il Terzo Uomo. In primis Massimo ha parlato della sua posizione preferita in campo e in chi si rivede maggiormente in questo momento.
Le sue parole: “Adoravo giocare mezz’ala, soprattutto sinistra, per sfruttare le mie doti di inserimento. Il basket e la pallavolo mi sono stati davvero utili per capire i momenti giusti in cui attaccare alle spalle gli avversari. Attualmente il giocatore che mi somiglia di più per caratteristiche credo sia Pobega, peraltro di proprietà del Milan, ma rispetto a me lui ha più calcio da fuori”.
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Ambrosini: “Non è stato facile diventare erede di Maldini e Baresi”
Tante emozioni provate nel momento in cui è diventato capitano. Ambro ne parla così: “Sono stato l’erede di due bandiere come Baresi e Paolo Maldini. La pressione è sempre stata tanta, ma non potevo che sentirmi orgoglioso di essere il capitano del Milan. I media spesso hanno parlato di questa situazione e io leggevo molto i giornali. Quando diventi un uomo ti fai scivolare addosso certe cose, sono sempre stato molto auto-critico“.
Ambrosini è stato compagno di squadra di Ibrahimovic: “Come ogni calciatore anche lui si è costruito una sua immagine. Ha un carattere forte, ma posso assicurare che con il tempo è diventato molto meno egoista e strafottente. In questo momento della sua carriera è molto più focalizzato sulla squadra, sa distribuire bene la pressione su ogni componente del gruppo”.