Mike Maignan è stato operato, con successo, al polso. Di seguito le partite che salterà tra Serie A e Champions League nelle dieci settimane previste per il recupero
Alla fine le previsioni pessimistiche sui tempi di recupero di Mike Maignan si sono rivelate corrette. La conferma è arrivata dal comunicato pubblicato dal Milan in seguito all’intervento chirurgico al polso cui si è sottoposto il portiere.
Dieci settimane, questo il periodo previsto per il rientro di Maignan. Una tegola per Pioli e i suoi che rischiano di rivedere il portiere in campo direttamente nel 2022, salvo complicazioni considerata la delicatezza dell’intervento subito su un’articolazione fondamentale nelle dinamiche di gioco.
Tra Serie A e Champions League, Maignan dovrebbe saltare 14 partite. In Serie A, a ottobre, dopo il trittico di impegni di ottobre con Verona, Bologna e Torino, c’è anche il big match del 31/10 contro la Roma cui seguirà il derby di andata con l’Inter in programma il 7 novembre, nel turno che precede l’ultima pausa dell’anno per le Nazionali.
A novembre, il Milan affronterà altri due avversari insidiosi come Fiorentina e Sassuolo. Calendario più “favorevole” per i rossoneri a dicembre con 5 match in 20 giorni, tra le quali spicca il confronto con il Napoli del 19. Prima gli uomini di Pioli incroceranno Genoa, Salernitana e Udinese. Il 22/12, ultima partita dell’anno con l’Empoli.
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L’infortunio al polso esclude Maignan dalle restanti quattro partite che mancano alla conclusione del girone di Champions League. Tra ottobre e inizio novembre, il Milan affronterà il Porto per due volte, sfide fondamentali per tornare in corsa per la qualificazione agli ottavi o per il possibile terzo posto che vale lo spareggio per l’accesso all’Europa League.
Il 24 novembre, trasferta al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid prima del match conclusivo del 7 dicembre con il Liverpool a San Siro. Proprio contro i Reds e i Colchoneros, Maignan aveva mostrato a tutti il suo valore con parate e una sicurezza tra i pali, tale da non far rimpiangere Donnarumma. Ora tocca a Tatarusanu (e Mirante) provare a rimpiazzare adeguatamente l’estremo difensore rossonero. Riuscirci non sarà facile…