Si torna a parlare di rinnovo per il difensore del Milan. Ma l’offerta non è alta come nelle aspettative.
Fino a poche settimane fa il futuro di Alessio Romagnoli sembrava già scritto. Colpa di un contratto con il Milan ormai in scadenza tra qualche mese. L’opinione comune era quella di una partenza inevitabile a fine stagione a costo zero.
Ma qualcosa è cambiato in casa Milan. Pare che ci sia un’apertura per trattare il rinnovo di Romagnoli, il quale si trova comunque bene in maglia rossonera e non vorrebbe andar via così a cuor leggero. Nonostante la forte concorrenza di Kjaer e Tomori, il classe ’95 può ancora restare.
Si torna dunque a parlare di rinnovo contrattuale per il capitano del Milan. Ma molto dipenderà da due fattori: l’offerta di ingaggio che i rossoneri proporranno a Romagnoli, ma soprattutto la presenza in sede di trattativa dell’agente Mino Raiola.
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Secondo le ultime informazioni di Tuttomercatoweb.com il Milan e l’entourage di Romagnoli avrebbero già iniziato a dialogare. I rossoneri hanno diverse questioni contrattuali da risolvere e stanno provando ad affrontarle tutte il prima possibile.
Come detto, il problema principale è di natura economica. Romagnoli percepisce uno stipendio tra i 5 ed i 6 milioni netti a stagione, frutto del rinnovo decisamente esoso siglato nel 2018. Una cifra molto alta per il Milan di oggi, anche se si tratta dello stipendio del proprio capitano.
Dopo gli scontri verbali con gli agenti di Donnarumma e Calhanoglu, il Milan ha dimostrato di non voler scendere a compromessi e concedere ingaggi esagerati ai propri calciatori. Dunque sarebbe pronta un’offerta con stipendio praticamente dimezzato per il 26enne di Anzio.
Sul piatto circa 3 milioni di euro più bonus per Romagnoli. A queste condizioni appare teoricamente difficile che il difensore possa accettare, visti anche i consigli di Raiola. A meno che non prevalga l’affetto ed il legame ormai longevo con il Milan e Romagnoli decida comunque di firmare. Un po’ come fatto da Sandro Tonali, che in estate ha accettato una decurtazione di ingaggio pur di agevolare il suo trasferimento dal Brescia.