Pioli e il Milan dovrebbero prolungare il contratto tra non molto. Giuffrida, procuratore dell’allenatore, ha parlato dell’argomento.
Non sembra esserci alcun dubbio sulla permanenza di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Vero che l’attuale contratto scade a giugno 2022, però il rinnovo appare scontato.
L’allenatore emiliano sta portando gioco e risultati, inoltre il suo rapporto con la dirigenza è ottimo. Nell’accordo attuale è prevista già una clausola che permette al club di prolungare unilateralmente fino a giugno 2023, ma è probabile che le parti si incontrino per stipulare comunque un’intesa diversa.
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Gabriele Giuffrida, agente che cura gli interessi di Pioli, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport è stato interpellato proprio sul rinnovo di contratto del mister con il Milan. Le sue parole sono molto chiare: «C’è un confronto quotidiano. Il gruppo di lavoro al Milan è fantastico, hanno costruito tutto insieme sostenendosi. Mi auguro che continueremo assieme, è quasi un percorso naturale».
Ovviamente Giuffrida non può dare tutto per fatto, visto che effettivamente le parti devono ancora accordarsi. Però la volontà reciproca di andare avanti insieme c’è. Pioli non ha mai nascosto di voler rimanere al Milan e il club ha sempre manifestato stima nei suoi confronti. Nessuno si aspetta che possa esserci una separazione al termine della stagione. Sarebbe uno scenario inatteso e clamoroso.
Pioli sta svolgendo un grande lavoro sulla panchina rossonera, la sua considerazione generale nei suoi confronti non era mai stata così alta. Pur essendo un tecnico con un bagaglio di esperienza abbastanza importante, è riuscito a fare un notevole salto di qualità e ha sorpreso tanti. Chi lo immaginava come un semplice “traghettatore” dopo l’esonero di Marco Giampaolo si è dovuto presto ricredere.
Paolo Maldini, Frederic Massara, Ivan Gazidis e Paolo Scaroni credono in Pioli. La proprietà Elliott è soddisfatta del suo operato, il progetto giovani è nelle mani giuste. Non sembra esserci alcun motivo per non rinnovare il contratto che scade a giugno 2023. Non è ancora urgente chiudere l’accordo, considerando anche la clausola citata in precedenza, però è possibile che entro fine 2021 si arriverà alle firme.