Stefano Pioli ha il contratto in scadenza a giugno 2022, ma a breve inizieranno i dialoghi per l’eventuale prolungamento.
In casa Milan si fa un gran parlare della situazione contrattuale di elementi come Franck Kessie o Alessio Romagnoli, entrambi in scadenza il 30 giugno prossimo. Ma c’è anche un altro personaggio centrale del gruppo squadra milanista che ha la medesima scadenza.
Si tratta del tecnico Stefano Pioli, che tra circa otto mesi potrebbe vedere il proprio accordo con il Milan scadere inesorabilmente. Però si sa, nel mondo del calcio i contratti degli allenatori e quelli dei calciatori hanno una valenza differente, soprattutto sulle tempistiche di rinnovo e sulle valutazioni societarie.
Oggi il Corriere dello Sport fa il punto sulla situazione di Pioli. Una cosa è certa: il Milan si fida ciecamente del tecnico emiliano, confermato anche dopo il lockdown e protagonista della crescita di squadra. Dunque sulla carta non dovrebbero esservi problemi.
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Nei prossimi giorni inizieranno i dialoghi informali tra le parti. Pioli dovrebbe essere convocato dai dirigenti Maldini e Massara per valutare un prolungamento di contratto. Si vocifera un altro biennale, che porterebbe l’ex Fiorentina ad essere il tecnico milanista almeno fino al giugno 2024.
Il tutto però non è ancora stato programmato, anche se c’è la promessa del club di riparlarne a breve. Pioli di recente ha ammesso di non essere preoccupato e di non avvertire una scadenza nel suo rapporto con il Milan. Ma perché la dirigenza ancora tergiversa su questo argomento?
Evidentemente si vuole ancora attendere qualche mese prima di prendere una decisione definitiva. Inoltre c’è una clausola sull’attuale contratto di Pioli, che farebbe scattare un rinnovo automatico per un’ulteriore stagione, dunque fino al 2023. Una soluzione che mette tutti al sicuro senza azzardare prolungamenti immediati. Ma dopo tutto il lavoro svolto Pioli meriterebbe senza dubbio un rinnovo da allenatore ‘top’.