Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic cambierà il volto della fase offensiva del Milan rispetto alle ultime positive uscite.
Il Milan si allenerà in questi giorni a ranghi decisamente ridotti. Tanti i calciatori della prima squadra che hanno risposto alle chiamate delle proprie Nazionali. Mister Stefano Pioli a disposizione avrà circa metà della sua rosa.
Il fattore positivo però si chiama Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese si avvicina con lunghi passi al rientro in campo dopo i tanti problemi muscolari. L’infiammazione al tendine d’achille sembra ormai un lontano ricordo e tornerà presto in gruppo.
L’obiettivo è giocare fin dall’inizio Milan-Verona, sfida programmata il 16 ottobre prossimo e che vedrà i rossoneri alla caccia della settima vittoria stagionale, con l’intento di tenere il passo del Napoli capolista. E Pioli avrà un Ibra in più al suo arco.
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Oggi il Corriere dello Sport ha in qualche modo ipotizzato come cambierà l’attacco del Milan con il ritorno in campo di Ibrahimovic. Nonostante gli ottimi risultati recenti, Pioli vuole puntare ciecamente su un centravanti vero ed esperto come lo svedese.
Già contro il Verona potrebbe dunque partire dal 1′ minuto. Ibrahimovic giocherebbe da prima punta, togliendo di fatto il posto ad Ante Rebic che tutto sommato si è mosso bene in questa posizione più avanzata. Anche con il possibile rientro di Olivier Giroud cambieranno le gerarchie.
Il francese e lo svedese si alterneranno nel ruolo di attaccante centrale, terminali offensivi ideali per il 4-2-3-1 rossonero. Mentre Rebic e Rafael Leao saranno in ballottaggio come esterni di sinistra, ruolo nel quale al momento il portoghese sembra muoversi con maggiore disinvoltura.
C’è chi invece si augura di poter ammirare un Milan a trazione totalmente offensiva, col tandem Ibra-Giroud assieme in attacco. Ma ad oggi sarebbe folle rompere certi equilibri, togliendo dal campo un elemento centrale e affidabile come Brahim Diaz dalla trequarti.
Intanto Ibrahimovic, che ha detto no alla chiamata della sua Svezia, punta a tornare al gol. Già un sigillo in stagione contro la Lazio nell’unica apparizione ufficiale. Lo scorso anno il Verona fu una delle sue vittime predilette nel match di San Siro, procurando l’autorete di Magnan e siglando il 2-2 allo scadere.