Le pagelle dell’arbitro, Marco Di Bello, sui quotidiani in edicola stamani. Sufficienza per Tuttosport, bocciato da Gazzetta e Corriere dello Sport
Nonostante la vittoria, è finito nel mirino della critica Marco Di Bello. La direzione arbitrale del 40enne di Brindisi in Atalanta-Milan non è piaciuta per nulla ai tifosi rossoneri. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti chiaramente gli ultimi episodi, che hanno riaperto la partita. Una partita che sembrava poter andare in archivio con un netto 3 a 0.
I tifosi, contestano sia il rigore per il tocco col braccio di Messias, sia l’azione del 2-3, dove ancora una volta, il brasiliano è protagonista. In quest’ultima circostanza l’ex Cotrone entra in contatto con Zapata, e dalle immagini sembra subire fallo.
I giornali, in edicola stamani, hanno chiaramente preso in considerazione i due episodi: come si può evincere da giudizi, de La Gazzetta dello Sport e del Corriere dello Sport, Di Bello non sbaglia nell’assegnare il rigore all’Atalanta, dopo aver consultato, il VAR. Lo fa, invece, nel concedere il secondo gol, con il fallo su Messias che appare evidente.
Non sembra essere dello stesso avviso Tuttosport, che senza entrare nello specifico, parla di errore da ambo le parti, che alla fine si compensano. Viene giustificata così la sufficienza per il fischietto 40enne, bocciato, invece, dagli altri due giornali.
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Le pagelle sui giornali
Gazzetta 5 – Sul finire della gara (intensa e adrenalinica), perde le redini dopo un primo tempo in cui aveva visto correttamente l’episodio clou, ovvero Tomori che arpiona la palla in area milanista a Pessina (niente rigore). Il contatto Zapata-Messias, azione dalla quale nasce il 2-3, è da punizione; i cartellini finali incendiano una tensione si era alzata già abbastanza
Tuttosport 6 – Partita non facile perché ricca di episodi contestati e contestabili. Le proteste sono bi-partisan, ricorre al Var quando sa che è necessario.
Corriere 5,5 – Non benissimo Di Bello: non vede il rigore (ma dalla posizione dove era, sarebbe stato un miracolo); bravo nel giudicare non punibile l’entrata di Tomori su Pessina. Era fallo su Messias sul gol del 2-3. Grande valutazione dell’assistente numero due, Cecconi, sullo 0-1 di Calabria (tenuto in gioco da Maehle).