La vittoria contro l’Atalanta,a Bergamo, ha confermato le ambizioni di alta classifica di un Milan che ha colto un altro successo significativo su un campo nel quale aveva vissuto uno dei momenti più difficili della storia recente
Una vittoria ben più netta di quanto dica il punteggio quella ottenuta dal Milan al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta. Un 2-3 arrivato al termine di una prestazione davvero di livello, certamente la migliore di questo inizio stagione insieme alla prima ora di match contro l’Atletico in Champions.
Una vittoria quella di ieri con la quale il Milan ha espugnato per la seconda volta il Gewiss Stadium di Bergamo a quattro mesi di distanza dallo 0-2, all’ultima giornata dello scorso campionato, che è valso il secondo posto in classifica e la qualificazione in Champions. Già proprio a Bergamo proprio laddove il 22 dicembre 2019, il Milan ha toccato forse il punto più basso della sua storia recente con il netto ko per 5-0 subito da un’Atalanta ingiocabile che avrebbe potuto imporsi anche con un passivo più pesante.
Da allora tanto è cambiato nel Milan ma non la percezione che quella domenica pre natalizia abbia rappresentato un vero e proprio punto di svolta nella storia recente rossonera. Del resto, basta confrontare le tre formazioni in campo per rendersi di quanto sia cambiato da allora.
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Nelle tre partite disputate a Bergamo, solo 4 giocatori sono stati presenti, da titolari o partendo dalla panchina in tutti i match: Kessie, Leao, Calabria e Bennacer. Rispetto al 5-0 del 2019, la difesa è stata totalmente stravolta. Si è passati, infatti, da una linea a quattro composta da Donnarumma, Conti, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez con Calabria subentrato e Hernandez squalificato nel 5-0 di due anni fa, a un nuovo schieramento nelle ultime due sfide con Donnarumma, Calabria, Hernandez, Kjaer e Tomori in campo a maggio e gli stessi effettivi di movimento schierati ieri con Maignan in porta.
Bennacer e Kessie erano presenti a centrocampo nella debacle del 2019 con Bonaventura rifinitore e Calhanoglu avanzato con Suso, Leao e il subentrato Piatek in avanti. Quattro mesi fa, senza Ibra, spazio in avanti a Saelemakers, Calhanoglu e Diaz a supporto di Leao, grande protagonista ieri con Rebic (alla sua prima a Bergamo in rossonero) e gli insostituibili Diaz e Saelemaekers. Non era presente a maggio, Sandro Tonali.
Dunque della squadra tramortita nel 2019, solo 3 calciatori titolari (Bennacer, Kessie e Leao) erano presenti nella formazione che due anni dopo ha ottenuto una delle vittorie più significative della gestione Pioli.
Atalanta-Milan 5-0
Donnarumma; Conti, Romagnoli, Musacchio, Rodriguez (1.st Calabria); Kessie, Bennacer, Bonaventura (19 st Piatek); Suso (39 st. Castillejo), Calhanoglu, Leao
Atalanta-Milan 0-2
Donnarumma; Calabria, Tomori, Kjaer, Hernandez; Kessie, Bennacer (62′ Krunic); Saelemakers (79′ Dalot), Diaz (61′ Meite), Calhanoglu, Leao (79′ Mandzukic)
Atalanta-Milan 2-3
Maignan; Calabria, Tomori, Kjaer, Hernandez (Ballo-Toure); Kessie, Tonali (Bennacer); Saelemakers, Diaz (Messias), Leao (Pellegri), Rebic