Al Milan ancora brucia l’arbitraggio di Cakir in Champions League. Ed arriva il parere esimio dell’ex direttore di gara.
Sono passati diversi giorni ormai, ma la ferita è ancora aperta. Il Milan non ci sta e continua a pensare all’arbitraggio sconsiderato del signor Cakir nel match contro l’Atletico Madrid. Le decisioni del fischietto turco hanno decisamente indirizzato l’incontro di Champions League.
Un danno grave recato al Milan, in termini sportivi ed economici. Tant’è che la UEFA dovrebbe procedere con la sospensione per Cakir e per l’addetto al VAR Bitigen da diverse gare internazionali. Intanto oggi è arrivato un esimio parere che ha avvalorato le proteste rossonere.
L’ex arbitro italiano Paolo Casarin, interpellato dal Corriere della Sera, ha commentato così la direzione di Cakir, puntando il dito verso l’intera squadra arbitrale vista a San Siro: “Cakir ha concesso un rigore decisivo per tocco di mano non punibile, da posizione difficile e dunque per presunzione di fallo. Inoltre il suo VAR non ha trovato il modo per spedirlo al monitor. Serviva più umiltà da parte di tutti”.
L’episodio incriminato è ovviamente il rigore concesso a tempo scaduto all’Atletico, per mani di Kalulu in area rossonera. Il contrasto con Lemar, rivisto al replay, è sembrato decisamente involontario con un tocco di mano reciproco. Una chiamata del VAR avrebbe risolto ogni dubbio, ma la direzione turca ha voluto agire in altro modo danneggiando il Milan.