Tutta colpa del Covid. La condizione precaria di Giroud, che non riesce a dare il proprio apporto alla squadra, è dovuta all’assenza dai campi per via del virus
Olivier Giroud, tornato in campo contro lo Spezia dopo il problema alla schiena, non è riuscito a dare l’apporto sperato né contro i liguri né contro l’Atletico Madrid, in Champions League.
E’ evidente che la condizione del francese è deficitaria dopo lo stop per il Covid, che lo ha portato lontano dai campi per una decina di giorni. Giroud è apparso il lontano parente di quello ammirato nelle prime due partite di campionato, contro Sampdoria e Cagliari. Servirà recuperare la forma perduta, durante la pausa per le Nazionali.
Il calciatore difficilmente verrà chiamato da Deschamps e avrà così modo di tornare in forma per giocare a pieno regime le partite di fine anno.
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Carlo Pellegatti, intervenuto sul proprio canale YouTube, non ha dubbi sul fatto che dietro il rendimento non proprio positivo di Giroud ci sia, come detto il covid: “La logica era, rientra e gioca 30 minuti con lo Spezia e poi titolare con l’Atletico Madrid – esordisce il giornalista -. Poi vedendo gli allenamenti, che non sono intensi come la partita, Pioli ha cambiato idea, perché non lo ha visto al massimo. Si pensava che mezzora reggesse e invece… Signori è il Covid.
Ricordate quanto ci ha messo Tonali a tornare in condizione? O Bennacer, quanti travagli e tribolazione – sottolinea Pellegatti -, speriamo che Giroud recuperi più in fretta. Giroud non sta bene, non è in condizione. Con lo Spezia aveva un po’ mascherato questa condizione e ci ha illusi. Ha illuso pure Pioli ma il giocatore non sembra reggersi fisicamente e contro l’Atalanta vedremo… E’ evidente che abbia risentito del Covid, nonostante sia stato asintomatico”.
Recuperi – “Messias probabilmente giocherà un cambio a Brahim Diaz, che ci sarà, o per Saelemaekers. Ci sarà anche Kjaer”