Cakir ha fatto infuriare il Milan nella partita di Champions contro l’Atletico Madrid, ma anche Juventus e Roma hanno avuto precedenti negativi.
Istanbul rievoca dei brutti ricordi ai tifosi del Milan a causa della rocambolesca finale di Champions League persa nel 2005 contro il Liverpool. Ma adesso quella città starà ancora meno simpatica, dato che è la stessa in cui è nato Cuneyt Cakir.
L’arbitro della sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid ha fatto infuriare i giocatori, Stefano Pioli e ovviamente anche la tifoseria rossonera. Una direzione di gara sicuramente discutibile e caratterizzata da alcuni gravi errori. Eccessiva l’espulsione di Franck Kessie, ma soprattutto assurda la concessione del rigore ai Colchoneros nel recupero. Uno sbaglio da condividere con il VAR, che incredibilmente ha confermato il penalty nonostante le immagini evidenziassero che non c’era.
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Cakir nel corso della sua carriera non ha fatto arrabbiare solamente il Milan. Anche altre squadre italiane hanno avuto da ridire sul suo arbitraggio. In particolare Juventus e Roma.
I bianconeri sono stati diretti dal fischietto di Istanbul nell’occasione della finale di Champions League persa 3-1 nel 2015 contro il Barcellona. Nel corso del match disputato all’Olympiastadion di Berlino non venne concesso un rigore abbastanza evidente a Paul Pogba. Non venne vista o comunque non ritenuta fallosa la trattenuta di Dani Alves sull’attuale centrocampista del Manchester United. Il risultato era sull’1-1 e avere quel penalty avrebbe potuto fare la differenza per la Juve.
Cakir ha scontentato anche la Roma nel 2019. Nel ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Porto, l’arbitro turco negò un rigore evidente a Patrik Schick. Non andò a rivedere l’episodio al monitor e ciò scatenò la rabbia della squadra giallorossa, sconfitta per 3-1 ed eliminata dopo la vittoria per 2-1 all’Olimpico. James Pallotta, allora presidente del club, non contenne il suo disgusto per l’arbitraggio: “Siamo stati derubati“.
In generale con Cakir le italiane faticano: in 27 partite solamente 7 le vittorie. Anche la nazionale italiana è stata diretta dall’assicuratore 44enne. È successo in cinque partite. Il bilancio è di tre successi, un pareggio e una sconfitta. Il KO risale al 2018, quando gli azzurri di Gianpiero Ventura vennero sconfitti per 1-0 dalla Svezia nell’andata dello spareggio per la qualificazione al Mondiale di Russia. Una sbracciata di Toivonen non venne punita con il secondo cartellino giallo.