Come di consueto ecco i voti e le pagelle della Gazzetta dello Sport dopo il match giocato ieri dal Milan in campionato.
Non facile la gara di ieri per il Milan. La trasferta di La Spezia risulta vincente, ma solo dopo una prestazione ambivalente e decisamente sudata. Ma alla fine l’ha spuntata la grinta e la voglia di vincere della squadra di Stefano Pioli.
Una caratteristica importante viene fuori dopo il quinto successo stagionale, che proietta momentaneamente il Milan in testa alla classifica. Ovvero quella capacità di cercare e trovare la giocata giusta, di cavarsi fuori dalle situazioni complicate con qualità e volontà.
Come di consueto la Gazzetta dello Sport oggi ha redatto le pagelle dei calciatori del Milan scesi in campo ieri allo stadio Picco. Diversi elementi rossoneri hanno strappato applausi e di conseguenza voti importanti, mentre altri devono ancora ritrovarsi.
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Cominciamo dai migliori in campo. La Gazzetta ha eletto Alexis Saelemaekers come elemento più brillante in campo. Voto 7 per il belga che si conferma una scheggia impazzita, come nel match contro il Venezia. Ed anche ieri è risultato decisivo con l’assist di forza per il 2-1 di Diaz.
Tra i migliori anche due calciatori che non ti aspetti: 7 in pagella per Pierre Kalulu, elogiato per la costanza e per il bel cross nell’azione del vantaggio milanista. Così come per Daniel Maldini, che si regala un debutto da titolare unico, con lo splendido gol di testa.
Stessa valutazione positiva anche per i subentrati Rafael Leao e Brahim Diaz. Il portoghese è una spina nel fianco nella ripresa, lo spagnolo ancora una volta determinante col gol-vittoria. Voto 6,5 invece per Sandro Tonali, con le sue giocate sicure e precise e per Mike Maignan tra i pali.
Sufficienti le prove difensive di Tomori, Romagnoli e Theo Hernandez. Non commettono errori palesi, ma tutti e tre sono rimasti spesso in apprensione sulle offensive dello Spezia, in particolare a metà secondo tempo.
Ancora una volta Franck Kessie finisce tra i meno brillanti. Voto 5,5 per l’ivoriano, che in questo periodo fa fatica ad imporre la sua forza fisica e l’intelligenza tattica, finendo spesso nell’anonimato. Leggera insufficienza pure per Pietro Pellegri, buttato nella mischia nel secondo tempo ma senza grossi risultati.
I più deludenti risultano gli attaccanti titolari, Ante Rebic e Olivier Giroud. Voto 5 per entrambi con motivazioni diverse: il croato, spostato da centravanti a esterno sinistro, non trova mai la giocata, quasi immalinconito da questo spostamento. Il francese invece dimostra di essere ancora lontano dalla forma ideale.