Le parole di Zlatan Ibrahimovic a SportWeek. Il campione svedese, alle prese con nuovi problemi fisici, che lo stanno tenendo fuori dal campo, si confessa
Torna a parlare Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese lo fa, confessandosi a SportWeek. L’attaccante del Milan esce allo scoperto, facendo il punto sulle sue condizioni fisiche.
Il calciatore, che il prossimo 3 ottobre compirà 40 anni, si scopre un po’ meno supereroe del solito e un po’ più umano: “Quando ero giovane giocavo e basta, anche se avevo male al tendine, come oggi – afferma Ibrahimovic -. Volevo vincere e segnare, stop. Con il tempo e l’esperienza ho scoperto la testa. E ho capito quanto sia importante che parli con il corpo.
Il fisico sta invecchiando – “Ecco, ora la mia testa sta bene, ma il mio fisico sta invecchiando, non sempre riesce a starle dietro ed è un problema… Quest’anno devo ascoltare il mio corpo, ogni piccolo segnale mi mandi. Solo così posso evitare conseguenze peggiori. E per giocare, come voglio, tutte le partite con continuità. Non come l’anno scorso. Devo portarmi dietro il fisico tutti giorni e dargli retta. Ragionare giorno per giorno, piano piano. E pensare che… non sono Superman!. La testa è il 50% di quello che faccio, se devo dire oggi il mio problema è il fisico che non le sta sempre dietro”.
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Ancora in Champions
Immancabile un accenno al Milan, che soprattutto grazie al suo contributo, in campo e non, è riuscito a tornare in Champions League: “Quando sono arrivato e ho chiesto nello spogliatoio quanti avessero giocato una partita in Champions – prosegue Ibra -, hanno alzato la mano in due. Pensavo fosse uno scherzo… Ma l’obiettivo era la Champions e vincere lo scudetto, non ho avuto successo su questo, ma ci siamo andati vicini, siamo arrivati secondi.
Non è solo grazie a me, abbiamo fatto un grande lavoro tutti insieme. I compagni, anche quelli giovani e inesperti, hanno capito cosa serve per arrivare dove siamo arrivati a maggio scorso, ma anche che manca qualcosa per arrivare primi. Stiamo tutti lavorando molto su questo”.