Theo Hernandez è diventato il primo difensore del Milan a raggiungere un importante risultato. Protagonista la sua prestazione in Milan-Venezia
È entrato a gara in corso nel secondo tempo di Milan-Venezia, quando il risultato stava sullo 0-0, e ha completamente spaccato la partita. Prima l’assist al bacio al compagno e amico Brahim Diaz che ha portato all’1-0 in favore dei rossoneri, poi il gol fantastico del doppio vantaggio. Theo Hernandez è stato indubbiamente il miglior giocatore della gara di ieri sera contro i veneti.
Dopo alcune apparizioni non brillanti, Stefano Pioli ha optato per far rifiatare il suo terzino sinistro. Titolare è quindi partito contro il Venezia la riserva Fodè Ballo-Tourè. Il riposo non ha fatto assolutamente male a Theo, che subentrato al 59’ ha messo in campo tutte le energie recuperate. Un vero treno sulla corsia sinistra, che ha preso la squadra sulle spalle e l’ha condotta alla vittoria.
Continua a crescere e migliorare il terzino francese, ormai definito da molti come il migliore al mondo nel suo ruolo. Con il gol e l’assist realizzati ieri sera, Theo Hernandez ha raggiunto un risultato molto importante, che lo consacra top player di questo Milan rinato. È un difensore si, ma ha delle prerogative che lo rendono uno dei migliori giocatori offensivi e pericolosi per gli avversari in circolazione.
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Il portale OPTA Paolo, specializzato nella redazione di statistiche sul calcio, ha riportato un importante dato riguardante Theo Hernandez e i suoi numeri nella gara di ieri sera a San Siro. Nello specifico, il terzino francese è il primo difensore del Milan a realizzare un assist e un gol in una singola partita di Serie A da quanto il dato viene raccolto, ovvero dalla stagione 2004/2005.
Che dire, ancora record per Theo, che a volte, tutto sembra tranne che un difensore. Sono davvero pochissimi i terzini che posseggono caratteristiche così offensive, e che riescono quindi a raggiungere così facilmente l’area avversaria. Theo Hernandez ha realizzato sette gol la scorsa stagione. Chissà quest’anno quanti riuscirà a metterne a segno. La cosa certa, è che il francese è una delle armi principali delle manovre offensive rossonere.