Milan e Venezia non si affrontano da oltre 20 anni in Serie A. Un precedente a San Siro è passato alla storia per merito di un portiere … improvvisato
Non solo Juventus e Liverpool. Nella carriera di Shevchenko c’è un altro rigore, ben meno importante di quelli calciati, con esiti opposti, nelle due finali di Champions League ma, a suo modo, storico per il suo epilogo.
Per raccontarlo bisogna tornare indietro nel tempo di ben 21 anni e precisamente al 7 novembre 1999 quando il Milan di Zaccheroni, campione d’Italia in carica, ospita il Venezia nella nona giornata di Serie A. Il match arriva in un momento difficile per i rossoneri, eliminati dalla Champions League il mercoledì precedente con la sconfitta per 3-2 in casa del Galatasaray di Hakan Sukur. Un ko che ha retrocesso il Milan all’ultimo posto del girone senza la possibilità di proseguire la stagione europea in Coppa Uefa, competizione vinta quell’anno proprio dal Galatasaray.
Nonostante la delusione per l’eliminazione, a San Siro ci sono 50mila spettatori per sostenere Sheva e compagni contro un Venezia, ultimo in classifica allenato da Giuseppe Materazzi, padre di Marco ex difensore dell’Inter.
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Dopo la parità a reti inviolate alla fine del primo tempo, il Milan passa in vantaggio con Bierhoff al 56′. Dieci minuti dopo raddoppia Weah (al suo ultimo gol in rossonero) subentrato all’infortunato Leonardo. La partita è in cassaforte con il Venezia mai pericoloso dalle parti di Abbiati. Ben più impegnato il collega Casazza che al 76′ commette fallo da rigore su Shevchenko, rimediando il rosso diretto da ultimo uomo.
Il Venezia ha esaurito i cambi e in porta va il difensore brasiliano Bilica. Sul dischetto si presenta Shevchenko. Debole e poca angolata la conclusione dell’ucraino con Bilica che para clamorosamente. La gioia per il portiere-difensore dura pochissimo in quanto sulla respinta arriva il gol del 3-0 firmato da Orlandini. Nei restanti 15 minuti in porta, Bilica non subirà altri gol, mantenendo la sua porta inviolata.
Una prodezza, quella compiuta su Sheva, che ha fatto entrare di diritto l’ex difensore del Venezia nella storia del campionato di Serie A, campionato nel quale ha militato anche con le maglie di Brescia, Palermo e Ancona prima di tornare in patria poi di nuovo in Europa e vincere campionato e coppa di Turchia con il Fenerbahce tra il 2010 e il 2012.