I voti e le pagelle assegnate dalla Gazzetta dello Sport ai calciatori del Milan, dopo la gara di ieri allo Stadium.
La prestazione del Milan di ieri sera all’Allianz Stadium contro la Juventus è risultata soddisfacente. Al netto delle assenze e di una partenza non proprio brillante, i rossoneri hanno dimostrato ancora una volta carattere e personalità da vendere.
Nella ripresa la squadra di Stefano Pioli ha ripreso a giocare come sa e si è regalata un pareggio comunque prezioso, che mantiene l’imbattibilità stagionale ed il primo posto in classifica. Soddisfatto il tecnico dunque per l’atteggiamento di squadra.
Vanno analizzate però le prestazioni singole dei rossoneri scesi in campo. C’è chi ha confermato il proprio momento di grazia, disputando un match ampiamente sopra la sufficienza, ma anche chi non riesce ancora a brillare e farsi apprezzare.
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Come di consueto la Gazzetta dello Sport ha redatto e pubblicato voti e pagelle dell’incontro di ieri sera. Giudizi netti per i calciatori del Milan, con promossi e bocciati che possono anche far discutere, ma sintetizzano l’andamento dell’incontro.
Il migliore in campo per la ‘rosea’ è Brahim Diaz. Voto 7 per lo spagnolo che non perde il duello tra numeri 10 con Dybala. Anzi è il primo a portare la carretta ed inventare giocate importanti tra le linee. Un punto di riferimento da applaudire.
Bene anche Ante Rebic (7 in pagella), perché oltre a realizzare il gol del pareggio ha anche il merito di lottare e sostituire degnamente Ibra e Giroud come prima punta. Positive le prestazioni anche dei vari Maignan, Tomori, Tonali e Kalulu, tutti premiati con il 6,5 in pagella. Idem per Bennacer, che appena entrato velocizza la manovra rossonera.
6 pieno per i centrali Kjaer e Romagnoli, in difficoltà nel primo tempo per i tanti spazi concessi in ripartenza alla Juventus. Sufficiente anche Florenzi, che fatica a trovare la posizione giusta nella ripresa, ma partecipa attivamente all’assalto finale.
Infine i bocciati. Non brillano Rafael Leao e Saelemaekers, mai incisivi ed anche piuttosto imprecisi palla al piede. Voto 5,5 così come a Theo Hernandez, scioccato dalla voragine lasciata a Morata nell’azione dell’1-0 bianconero. Ma la delusione vera è Kessie: 5 pieno all’ivoriano, lontanissimo parente dello ‘stakanovista’ dello scorso anno. Lento, prevedibile, mai incisivo in interdizione. Quando esce dal campo, la manovra del Milan migliora.