Parla il tifoso ripreso ad Anfield mentre piangeva dopo il gol di Brahim Diaz che è valso il momentaneo 1-2 contro il Liverpool
“Tu chiamale se vuoi emozioni” diceva Lucio Battisti in una delle sue più celebri canzoni. E nessuna frase potrebbe spiegare meglio quello che ha vissuto un tifoso del Milan nella serata di mercoledì, quella che ha visto il ritorno dei rossoneri in Champions League dopo sette anni.
Emozioni, quelle che hanno caratterizzato una partita dai mille colpi di scena, un match europeo al cardiopalma che non eravamo più abituati a vivere. Ne è testimone Claudio, un uomo di 50 anni ripreso dalla telecamere a piangere come un bambino quando gli togli un giocattolo dalle mani. Ma a lui nessun giocattolo è stato tolto: semplicemente, si è commosso a vedere il suo Milan.
L’immagine di Claudio è l’immagine di tutto il popolo rossonero nella notte di Anfield. L’immagine della sofferenza, della gioia di essere lì a giocarsi finalmente una partita importante in Champions League dopo anni di assenza. Perché in fondo noi milanisti siamo così: passionali, a tratti duri, ma pieni d’amore per questa maglia.
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Intervistato da Alessandro Jacobone sul suo canale Youtube, il tifoso diventato famoso dopo Anfield Claudio Casoni ha parlato delle emozioni vissute nella sera del ritorno del diavolo in Champions League: “Venire in questo stadio è sempre stato un sogno, mi ero ripromesso di vernici per i miei 50 anni. Ho portato tutta la mia famiglia con me, mi son venuti i brividi a sentire You’ll Never Walk Alone“.
Su quei minuti di fuoco che lo hanno fatto piangere: “Sono stati cinque minuti che ancora non riesco a spiegarmi. Io ero in prima fila e ho visto una marea di gente venirmi addosso. Quella mani in testa con tanto di lacrime rappresentano l’incredulità e l’emozione di quel momento. Al gol di Diaz avevo mio figlio affianco: ad un certo punto non l’ho visto più”. Queste tutte le sue parole: