L’ex rossonero Alberto Gilardino ha parlato del Milan ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Diversi i temi affrontati; di rilievo quello sulla sfida contro il Liverpool in Champions League
Alberto Gilardino, ex attaccante del Milan, è stato intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Rimasto legato ai colori rossoneri, Gilardino ha vissuto a pieno gli anni d’oro del Milan in Champions League prima del fatidico declino. L’ex attaccante ha proprio cominciato l’intervista per la rosea facendo la differenza tra il Milan della finale di Atene e quello di oggi.
Un focus importante, dato che i rossoneri, a breve, sfideranno sempre il Liverpool nella prima gara dei gironi di qualificazione della Champions: un ritorno al grande palcoscenico europeo dopo ben sette anni.
Queste le parole di Gilardino sul Milan di allora paragonato a quello di oggi: «Quello era un gruppo di campioni consolidato, in cui entravano di anno in anno i migliori giovani in circolazione, nessuna scommessa rischiosa. Ancelotti era eccezionale, per valore tecnico e mentalità. Oggi è cambiato tutto: il mercato, la concorrenza. Questo Milan sta seguendo una politica che mi piace ma a cui va dato tempo».
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L’ex rossonero si è soffermato a parlare anche dell’operato di Stefano Pioli, allenatore a lui già noto: «Mi ha allenato a Bologna, è preparato sul campo e nella gestione. Oggi è ancora più esperto, saprà come provare a diminuire l’intensità degli avversari, a placare la loro ferocia. Ci sarà da soffrire ma sapranno anche metterli in difficoltà: il Milan farà una gran partita. Chi temo di più è Salah, mio compagno a Firenze: velocità supersonica, spacca in due le partite. E Klopp mi piace, è pratico, diretto».
Su Ibrahimovic Gilardino ha dichiarato: «E’ una roccia. Il fisico lo sostiene ma arrivi a quel livello alla sua età solo se ti trascina l’ambizione».
Alberto crede che è possibile e funzionale l’impiego in coppia di Ibra e Giroud: «Si possono completare: è più Ibra quello che va in giro per il campo e che sa come mandare in gol gli altri. Giroud è un finalizzatore, l’esperienza internazionale parla per lui. Per vederli in coppia sarà fondamentale l’equilibrio di squadra».
A Gilardino è stato anche chiesto quale rossonero farà il salto di qualità quest’anno: «Tonali. Dopo una stagione di assestamento, questo potrà essere il suo anno».
Infine, Alberto Gilardino ha espresso la sua personale opinione su quella che sarà la prossima sfida di campionato tra Milan e Lazio: «Sarri è un maestro, si scontrano due diversi modi di interpretare il ruolo di allenatore. A Immobile cosa si può dire dopo aver vinto Europeo e Scarpa d’Oro? Gioca alla sua maniera, la Lazio lo esalta».