Cutrone a Empoli per rinascere e dimenticare le ultime annate negative. Ciò che non dimentica è il Milan, dove è cresciuto e verso cui è grato.
La carriera di Patrick Cutrone non ha preso la piega giusta dopo l’addio al Milan. Le esperienze con Wolverhampton, Fiorentina e Valencia non sono andate bene.
L’attaccante 23enne per rilanciarsi è ripartito dall’Empoli, neopromosso in Serie A. La squadra toscana può essere quella giusta per tornare a giocare con continuità e ritrovare la via del gol con una certa frequenza. Una grande occasione da non sciupare.
Cutrone, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha espresso tutta la sua motivazione per questa esperienza in Toscana: «All’Empoli ho detto subito di sì. Venivo da due annate complicate, avevo giocato poco e fatto fatica a mostrare quello che so fare, però mi hanno aiutato a crescere sotto tanti punti di vista. È in questi momenti che riesci a emergere più forte di prima. E ora sono felice di essere qui. Sono maturato tantissimo. Non mollo mai, ogni occasione è d’oro per dimostrare quello che valgo. E sono più carico che mai».
Cutrone ha molta voglia di riscatto e commenta cosa non ha funzionato nelle ultime stagioni, nelle quali si aspettava di avere maggiori chance e migliore rendimento: «Devo dire che sono stati due anni così così, che però probabilmente facevano parte del mio percorso di formazione. Però soprattutto, c’è il fatto che un ragazzo giovane deve giocare, deve poter mostrare le proprie qualità. Io non ho avuto la continuità di cui un attaccante ha bisogno. Ti capita di giocare due-tre partite poi basta. E in certi casi è mancata anche la fiducia».
Gli viene chiesto un pensiero sul Milan e ribadisce il suo attaccamento ai colori rossoneri: «Ma io sono troppo di parte! Sono e sarò sempre loro tifoso. Il Milan è la mia squadra del cuore, dove sono cresciuto, in campo e fuori, sono diventato uomo grazie a loro, li ringrazierò sempre».