Pioli: “Milan nato per vincere. Champions? Possiamo farcela”

Pioli ha grande fiducia nel suo Milan, atteso anche al ritorno in Champions. Il mister spende anche degli elogi per Ibrahimovic e Kjaer.

Stefano Pioli
Stefano Pioli (©Getty Images)

Stefano Pioli è stato ospite dell’evento ‘Campioni sotto le stelle’ ieri sera a Biella. Si è sottoposto a un’intervista condotta da Alessandro Alciato, giornalista di Sky Sport.

Tra i tempi affrontati c’è Zlatan Ibrahimovic, autentico leader del suo Milan. Non potevano mancare gli elogi: «È un personaggio in tutto ciò che fa, ha grande personalità. Una volta, il primo anno, non ha apprezzato una sostituzione. Ha bussato alla porta del mio ufficio e ha detto “Oggi parlo io”. Mi sono messo nell’angolo e ho ascoltato. Il giorno dopo gli ho detto “Zlatan, ora ti spiego perché ho fatto certe cose”. E ha accettato. È facile andare d’accordo con lui, siamo due persone molto dirette, ci diciamo quello che pensiamo. L’obiettivo dei confronti è sempre il bene della squadra. È il primo a mettersi davanti a tutti e prendersi le proprie responsabilità. È una persona di un’intelligenza e di una simpatia estreme. Ci ha fatto crescere tanto e ha ancora molto da fare al Milan».

Pioli si è espresso anche sulle condizioni fisiche di Ibra e sulla possibilità di vederlo in coppia con Olivier Giroud: «Torna presto, si sta allenando bene e spero continui così fino a sabato, così domenica sarà convocato. Lui e Giroud assieme? I grandi giocatori, con la disponibilità giusta, possono giocare insieme. Hanno caratteristiche diverse. Giroud è un punto di riferimento in area, Ibra ormai è un regista offensivo. Quando saranno entrambi al 100%, si potrà provare».

L’allenatore emiliano non nasconde quelli che sono gli obiettivi: «Il Milan è nato per vincere. Poi è chiaro che ci vuole tempo, però l’ambizione mia e dei ragazzi è quella di vincere. Sappiamo delle difficoltà, dell’alto livello che c’è in Italia e di quanto sarà dura la Champions League, ma allo stesso tempo siamo molto stimolati. Abbiamo lavorato sodo per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo essere entusiasti di affrontare questa avventura. La musichetta della Champions è importante. L’inno come suoneria? No, come suoneria ho Zlatan che mi sveglia».

Pioli crede molto nella sua squadra: «Il Milan attuale è il più forte che ho allenato. I ragazzi sono cresciuti tanto e sono consapevoli della loro forza. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni singola partita, poi alla fine vedremo dove arriveremo».

Al tecnico rossonero viene domandato anche di cosa ha provato a inizio Europeo quando ci fu il malore di Christian Eriksen: «C’è stata grande ansia, ho pensato al peggio. Quello che ha fatto Kjaer non è una cosa da tutti i giorni. Non ho mai dubitato delle sue qualità umane, però devo dire che la sua lucidità mi ha colpito. È capitato di parlarne in passato, ma adesso no. Per Simon è meglio superare questo momento insieme al suo amico».

Un pensiero anche alla trasferta di Anfield Road contro il Liverpool, match che mercoledì sera apre il ritorno in Champions League del Milan: «L’emozione sarà forte. Nella passata stagione abbiamo giocato a Manchester ed è stato bello, anche se senza tifosi ha fatto impressione. Contro il Liverpool sfida stimolante. Torniamo in Champions con entusiasmo, dobbiamo pensare alle gare difficili come grandi opportunità, perché se siamo convinti possiamo superare ogni ostacolo».

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