Il Milan presto dovrebbe nuovamente parlare con l’agente di Kessie per il rinnovo di contratto. Potrebbe essere trovato un punto d’incontro.
Il Milan spera di riuscire a blindare Franck Kessie, il cui contratto scade a giugno 2022. La trattativa per il rinnovo si sta rivelando più complicata del previsto.
Il centrocampista ivoriano durante le Olimpiadi di Tokio aveva tranquillizzato tutti, dicendo pubblicamente di voler rimanere in rossonero e che avrebbe sistemato tutto una volta rientrato a Milano. Tuttavia, le cose non sono andate così. Non c’è ancora accordo tra la dirigenza e l’agente George Atangana.
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Il quotidiano Tuttosport oggi conferma che c’è ancora distanza tra il Milan e il procuratore. L’offerta è di 5,5 milioni di euro a stagione più bonus, per poi arrivare a 6,5 milioni. Invece Atangana pretende 6,5-7 milioni più bonus. Non è facile trovare un punto di incontro, anche se la società rossonera non intende ancora arrendersi.
Possibile che a breve avvenga un nuovo incontro tra le parti. L’ultimo è andato in scena a Bologna, con Frederic Massara che ha parlato con l’agente senza riuscire a giungere a un accordo. Sullo sfondo ci sono Chelsea, Tottenham e PSG a monitorare la situazione. Tre club che possono offrire a Franck un ingaggio superiore di quello messo sul tavolo dal Milan.
Il club rossonero ritiene che aver proposto 5,5 milioni, più che raddoppiando l’attuale stipendio da 2,2 milioni annui, sia un’offerta più che adeguata. Tuttavia, sembra non bastare per ottenere la firma del mediano ivoriano.
Per arrivare a un accordo ci sono tre scenari, secondo quanto scrive Tuttosport:
L’ultima opzione, con possibile ingaggio da 6 milioni a stagione più bonus, potrebbe essere quella giusta per giungere alla fumata bianca. Il Milan un piccolo rialzo dovrà farlo per strappare il sì di Atangana e del calciatore. Con l’offerta attuale il rinnovo difficilmente si potrà fare.
L’ultimo scenario, quello che la dirigenza spera di evitare, è l’addio di Franck a parametro zero nel 2022. Resterebbe la finestra di mercato di gennaio per una cessione del cartellino, ma a sei mesi dalla scadenza del contratto il ricavato non potrà comunque essere particolarmente alto.