Il passato è alle spalle. Il Milan è più forte e le partite contro la Sampdoria e il Cagliari lo hanno dimostrato. Un ultimo sforzo dal mercato per sognare in grande
Inizio migliore non poteva esserci. Il Milan di Stefano Pioli ha conquistato sei punti, in due partite, contro Sampdoria e Cagliari, squadre che daranno filo da torcere alle big del campionato. Due vittorie, dunque, non scontate, che hanno confermato, che la squadra di Stefano Pioli sarà competitiva anche in questa stagione.
Si ripartiva dal secondo posto, conquistato all’ultima giornata contro l’Atalanta, ma anche dagli addii di Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu. Per molti non c’erano dubbi: senza il portiere e il numero dieci il Milan sarebbe stato nettamente più debole.
Oggi dopo due giornate di campionato non appare essere proprio così: il classe 1999 è stato rimpiazzato più che degnamente da Mike Maignan, autore di due grandi prove. Il turco, invece, non è ancora stato sostituito numericamente, ma la sua eredità – così come la maglia – è stata raccolta da Brahim Diaz.
Lo spagnolo è cresciuto parecchio (fattore questo sottovalutato da tutti), dimostrando di essere un vero dieci: gol alla prima e tante belle giocate. Ieri un assist per la rete di Giroud e un tocco fortunoso, che ha permesso a Leao di esultare.
‘Nuovi acquisti’
Il passato dunque è alle spalle e lo dimostra anche Sandro Tonali. Il centrocampista italiano è un altro nuovo acquisto per il Milan. Anche lui, ieri, con una super punizione, ha contribuito ad allontanare il ricordo di Calhanoglu (lo specialista sui calci da fermo che al Milan si è visto poco). Tonali è stato super in campo: giocando a testa alta e con grande personalità, come mai aveva fatto la passata stagione.
Il Milan ha dunque un Tonali in più nel motore, come ammesso dallo stesso Pioli, ieri che ha esaltato anche le prestazioni di Rafael Leao e Rade Krunic. Sono cambiati, in meglio, e negarlo sarebbe davvero sbagliato. E’ evidente che il Milan sia cresciuto tanto, in consapevolezza e personalità, in molti suoi elementi.
Ma sono tanti altri i fattori che spingono a pensare che i rossoneri siano più forti rispetto alla passata stagione: basti pensare alla difesa, che oggi può contare su due nuovi leader Calabria e Tomori.
Leggi anche:
- Corsa al trequartista, tra Faivre e Corona: il punto
- Castillejo, messaggio d’addio? “Sempre uno di voi”
Giroud come Ibra
I nuovi acquisti? Olivier Giroud si è presentato alla grande e fare un passo avanti rispetto a Mandzukic (non ce ne voglia il croato ma gli infortuni non gli hanno permesso di dare una mano alla squadra come avrebbe dovuto), non era certo complicato. Il francese sembra giocare al Milan da anni e la nove non gli pesa per nulla. E’ cattolico e le superstizioni non sa cosa siano. Il Milan anche senza Ibra, ora può dormire sonni tranquilli.
Non dimentichiamoci, infine, di Florenzi, che in pochi minuti è riuscito a guadagnarsi gli applausi di San Siro.
Sul fatto che il Milan sia più forte, non sembrano esserci dubbi e la convinzione di ciò, di Stefano Pioli, entusiasta e aperto a nuovi moduli, a nuovi schemi e idee, è un fattore da non sottovalutare. Non va dimenticato chiaramente il grande lavoro di Maldini, Massara e Gazidis, sempre più uniti verso un unico obiettivo, riportare in alto il Milan.
I rossoneri si divertiranno e faranno divertire il proprio pubblico, lottando per i primi posti fino alla fine. E’ evidente, però, che a questo Milan qualcosa serva ancora: il tanto atteso rinforzo sulla trequarti, mancino, che sappia giocare sia al centro che a destra, aiuterebbe non poco la squadra a raggiungere i propri sogni.