Il Milan non molla Nikola Vlasic come possibile rinforzo sulla linea della trequarti. Ecco perché sarebbe l’uomo giusto.
Una soluzione tutt’altro che tramontata. Il Milan continua a seguire Nikola Vlasic, centrocampista offensivo croato che milita nel CSKA Mosca. Fino a qualche settimana fa sembrava essere l’obiettivo numero uno per rinforzare i rossoneri, mentre di recente la trattativa si è raffreddata.
Ma c’è chi giura che il Milan stia ancora lavorando sotto traccia per acquistare questo classe 1997. Non va dimenticato che Paolo Maldini, confrontandosi anche con mister Stefano Pioli, ha fatto intendere come Vlasic sia un profilo molto gradito ed idoneo per far parte della squadra rossonera.
Tra i tanti fantasisti accostati al Milan, il nome di Vlasic sembra il più adatto. Forse non scalderà i cuori e gli entusiasmi di molti tifosi che lo conoscono ancora poco, ma di certo per caratteristiche sembra essere un rinforzo tendenzialmente perfetto.
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Tante le motivazioni che indicano Vlasic come rinforzo ideale per la trequarti del Milan. Forse l’unica condizione sfavorevole è il costo: il CSKA Mosca continua a pretendere circa 30 milioni di euro per il croato, che però sta spingendo da tempo per lasciare la Russia e tentare l’avventura più prestigiosa in Serie A.
In primo luogo è un calciatore giovane. Classe ’97, dunque 24 anni da compiere ad ottobre. Vlasic sta per entrare nel periodo della sua maturità calcistica, anche bruciando le tappe. Basti pensare che ha già militato in tre campionati diversi: quello croato (Hajduk Spalato), la Premier League inglese (Everton) e la divisione russa (Cska Mosca).
Le qualità tecniche e tattiche non sono da meno. Vlasic è un trequartista puro, nel vero senso della parola, perché sa esprimersi benissimo tra le linee. Non è né una seconda punta, né un centrocampista adattato. Ma il fattore positivo è che in carriera ha saputo adattarsi anche in mediana ed in posizioni più laterali.
Non da sottovalutare la condizione atletica prevalentemente sana. Vlasic non è un calciatore che si infortuna spesso a livello muscolare. La sua cronistoria dice che l’unico stop prolungato della sua carriera risale a maggio scorso, un’infiammazione al ginocchio che lo ha tolto dai campi per soli 15 giorni. Al contrario di altri obiettivi come James Rodriguez o Coutinho che sono frequentemente in infermeria.
Insomma, il buon Nikola sarebbe l’erede perfetto di Hakan Calhanoglu. Nel 4-2-3-1 di mister Pioli si alternerebbe senza fatica a Brahim Diaz come fantasista centrale, alle spalle di un’unica punta. La scelta è stata fatta, ora non resta che attendere gli sviluppi di mercato.