I migliori ed i peggiori dell’amichevole di ieri vinta dal Milan contro il Modena, con il punteggio di 5-0 finale.
Primissime indicazioni per Stefano Pioli dopo le amichevoli disputate finora a Milanello. Ieri sera i rossoneri hanno affrontato nel proprio centro sportivo il Modena, squadra di Serie C allenata da Attilio Tesser.
La gara si è conclusa con un 5-0 netto e meritato per il Milan, capace di archiviare la pratica già nel primo tempo. In gol sono andati i vari Brahim Diaz, Leao, Tomori, Krunic e Theo Hernandez. Nella ripresa moltissimi cambi effettuati da mister Pioli, ma le riserve rossonere non sono state in grado di arrotondare il punteggio.
Ma andiamo a vedere quali calciatori, tra coloro che sono scesi in campo ieri sera a Milanello, già merita elogi e ottimi riconoscimenti e chi invece deve ancora crescere molto prima di poter considerarsi utile alla causa.
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Giocate di fino, classe da vendere e già ottima forma fisico-atletica. Brahim Diaz è sicuramente la prima nota molto positiva dell’amichevole di ieri con il Modena. Non solo dopo 2 minuti i rossoneri sono passati in vantaggio grazie ad una sua gemma, ma hanno mostrato una manovra fluida e di qualità grazie alle giocate dello spagnolo.
Diaz si conferma in grande crescita rispetto allo scorso anno. Il numero 10 sulle spalle lo galvanizza e l’ex Real ha risposto sul campo benissimo. Prima uscita incoraggiante, con movimenti interessanti tra le linee e spesso anche sull’out mancino.
Come al solito brilla Theo Hernandez. Fisicamente anche il terzino appare già brillante ed in partite come queste, che sembrerebbero solo sgambate a ritmi blandi, il francese non perde occasione per mettersi in mostra. Sovrapposizioni, colpi di tacco e anche un bolide mancino per siglare il 5-0.
Infine tra i più brillanti va inserito Rade Krunic. Pioli lo lancia titolare come esterno mancino, un jolly abile a muoversi su tutto il fronte d’attacco e capace a far perdere le sue tracce. La rete del poker milanista è esattamente la sintesi del suo lavoro oscuro: inserimento a sorpresa sul secondo palo e gol facile di testa.
Difficile trovare dei ‘peggiori’ in campo in gare come queste. Ma di certo vi sono un paio di elementi da cui ci si aspetta ancora qualcosa in più. Uno di questi è sempre Sandro Tonali. Le giocate ci sono, il senso della posizione anche, ma manca quel coraggio in fase di costruzione e di palleggio che ci si aspetta.
L’ex Brescia da giovanissimo aveva dato l’idea di essere un mediano completo, abile a giocare sfrontato, a testa alta. Nel Milan deve ritrovare quell’entusiasmo dimostrato negli esordi con le Rondinelle. E se non lo fa nei test estivi, allora quando?
Non è piaciuta la prova di Jens-Petter Hauge. Innanzitutto Pioli lo manda in panchina, preferendogli un calciatore fuori ruolo come Krunic nel primo tempo. Indizio sul futuro? Possibile, visto che il norvegese ancora poco in palla entra nella ripresa ma non incide mai. Manca il guizzo, il passo rapido che aveva fatto innamorare di lui la dirigenza milanista. A questi livelli difficilmente potrà tornare utile.