Robert Pires, ex calciatore di Francia e Arsenal, è stato intervistato da Gazzetta.it. Focus sul Milan e Olivier Giroud
È stata una vera stella dell’Arsenal agli inizi degli anni 2000, per non parlare delle sue cavalcate sulla sinistra con la sua Francia. Robert Pires ha vissuto una carriera da top player, mentre oggi si gode Ibiza, luogo in cui ha scelto di vivere con la famiglia.
Pires è stato intervistato da Gazzetta.it, e ha parlato soprattutto del colpo di mercato rossonero che porta il nome di Olivier Giroud. Diversi i focus sull’attaccante classe ‘86 e sull’utilità che può avere al Milan. Robert sogna la coppia in attacco Olivier-Zlatan, una pariglia che può diventare un vero incubo per tutte le avversarie.
Queste le domande fatte all’ex giocatore francese e le sue risposte:
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Sull’apporto di Giroud al Milan: “Un colpo di mercato vero. Giroud viene da 6 mesi di panchina al Chelsea, dove ha vinto una Champions segnando sei gol, quindi avrà gli occhi della tigre”.
Sulla possibilità di vedere insieme Giroud e Ibrahimovic: “Perché no? Immagina gli avversari: per loro sarebbe un incubo. L’età è solo un numero. Negli ultimi anni ho sentito spesso parlare di Olivier Giroud come un vecchio, uno finito o da pensione, ma sono solo sciocchezze. Se sei motivato puoi arrivare ovunque, e lui ha vinto una Champions League a 34 anni”.
Sulla leadership di Giroud: “Giroud è decisamente un leader. Avete mai sentito Giroud fare polemiche? Lui se ne sta lì, aspetta la sua possibilità, ma se non gioca motiva gli altri a dare il meglio. È bravo a far crescere il gruppo. È un guerriero che non molla mai, e poi in area è davvero difficile marcarlo. Fossi un difensore mi preoccuperei dal giorno prima di incontrarlo”.
Su chi dice che Giroud segna poco: “Mi faccio una risata. Segnare è fondamentale, nella mia Francia c’erano Henry e Trezeguet, ma spesso la gente non vede quanto Olivier sia determinante in prossimità della porta avversaria. Ha giocato e vinto un Mondiale senza fare gol o tirare in porta, è vero, ma quanti ne ha fatti fare? Le botte le prende lui. Con Giroud sarà un Milan da scudetto”.
Su Mike Maignan: “Tra i pali è un vero gatto. Ha vinto un campionato francese con il Lille ed è il futuro della nazionale francese. Istinto, reattività, personalità. I compagni lo rispettano molto, quindi occhio. Donnarumma è certamente una perdita enorme, ma Mike non lo farà rimpiangere”.
Theo Hernandez meriterebbe la Nazionale: “Non posso criticare le scelte del mio amico Deschamps, con cui ho vinto un Mondiale e un Europeo, però dico questo: Theo Hernandez è molto forte e sta facendo bene, deve continuare così. Mi parlano molto bene anche di Kalulu. Lo conosco meno, ma se giochi nel Milan un motivo c’è”.
Sul ritorno in Champions del Milan: “Ricordo ancora cosa mi diceva Desailly. ‘Robert, i rossoneri sono di un altro pianeta. Organizzazione, mentalità, fame di vincere. Qui c’è tutto’. Questo Milan è diverso da quello di un tempo, ma merita di giocare partite di un certo tipo. E sono contento che ci sia anche un po’ di Francia”.