Il Milan ieri ha battuto la Pro Sesto con il punteggio di 6-0. Ma è stato interessato l’impianto tattico di mister Pioli.
Il Milan parte subito forte. Nonostante una squadra a ranghi molto ridotti, i rossoneri si sono imposti con un perentorio 6-0 nel primo test amichevole della nuova stagione. Battuta la Pro Sesto, squadra in cui milita Christian Maldini, primogenito del direttore tecnico rossonero.
Per la cronaca sono andati a segno nel primo tempo Bennacer, Leao e Castillejo, mentre nella ripresa (con molti giovanissimi in campo) si sono esaltati Pobega e due volte il terzino Kerkez.
Ma più che al risultato, è stato interessante guardare alle impostazioni tattiche utilizzate da mister Stefano Pioli. In attesa di molti big e di alcuni rinforzi dal mercato, il tecnico milanista ha voluto provare anche delle interessanti alternative di schema.
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Pioli conferma la difesa a tre in fase di possesso
Come scrive oggi Tuttosport, ieri Pioli ha schierato teoricamente il Milan di partenza con il suo modulo consueto. Quel 4-2-3-1 che tanto bene ha fatto fin dalla prima stagione in panchina del tecnico emiliano. Ma in corso d’opera si sono notati cambiamenti tattici evidenti.
Pioli sembra però intenzionato a seguire ancora la linea degli ultimi due anni, ovvero il passaggio ad una sorta di 3-5-2 in fase di possesso, un qualcosa che abbiamo visto fare al Milan molte volte nelle ultime stagioni con il tecnico emiliano in panchina. Gabbia-Tomori-Romagnoli a giocare più stretti sulla linea difensiva. Castillejo e Theo Hernandez esterni larghi chiamati a spingere in fase di possesso. Krunic in mezzo al campo vicino a Tonali e Bennacer e tandem d’attacco formato da Rafael Leao e Daniel Maldini.
In pratica lo stesso lavoro fatto, nel bel mezzo degli incontri, da Roberto Mancini con la sua Italia campione d’Europa. Il 4-3-3 di partenza si trasformava in un 3-5-2 con l’abbassamento come centrale aggiunto di Di Lorenzo e l’avanzamento di Spinazzola come esterno puro.
In questo modo d’altronde può sopperire all’assenza di un trequartista puro e tentare di lanciare il tandem Ibrahimovic-Giroud, anche se con caratteristiche ben diverse da quelle di Leao-Maldini.