Olivier Giroud indosserà la maglia numero 9 del Milan. Ecco chi sono i suoi predecessori degli ultimi venti anni.
Questa mattina il Milan ha ufficializzato il suo nuovo centravanti. Tutto fatto per l’acquisto di Olivier Giroud, calciatore d’esperienza che arriva dal Chelsea. Un colpo low-cost che arricchisce il reparto offensivo e garantirà gol e prestazioni di livello.
Nel comunicato ufficiale del Milan, è stata confermata la scelta per il numero di maglia. Giroud indosserà la famigerata numero 9, decisione più ovvia per un attaccante puro come il francese. Inoltre l’ex Chelsea ha spesso avuto questa numerazione sulle spalle, sia nei suoi club che nella Nazionale transalpina.
La redazione di MilanLive.it vuole ripercorrere la storia del numero 9 in maglia rossonera, almeno negli ultimi venti anni. Va ricordato che un altro calciatore francese come Jean-Pierre Papin negli anni ’90 indossò spesso quel numero di maglia, anche se all’epoca non esistevano ancora le numerazioni fisse per tutta la stagione.
Leggi anche:
I predecessori di Giroud si sono alternati, in maglia rossonera, tra grandi campioni del passato a meteore vere e proprie del Milan recente. Nel 2000 ad esempio fu un certo George Weah ad indossare la 9 rossonera, per l’ultima volta dopo cinque stagioni esaltanti e ricche di vittorie prestigiose.
Dopo ‘Re George’ per una stagione la 9 transitò sulle spalle dell’onesto centravanti Gianni Comandini. All’epoca considerato un talento, l’ex Atalanta viene ricordato solo per la doppietta nel derby con l’Inter vinto per 6-0 nel 2001. Ma la sua carriera non andò affatto come previsto.
Nell’estate 2001 cominciò l’era Pippo Inzaghi. Lo scaltro attaccante piacentino era all’epoca il centravanti per antonomasia, un numero 9 perfetto con il senso del gol innato. Fino all’addio al calcio, avvenuto nel maggio 2012, Inzaghi su il bomber del Milan e nessuno poté toccare per una decade la sua maglia. In
Incredibile ma vero, dopo l’addio di Inzaghi in casa Milan si è instaurata una sorta di maledizione legata alla maglia numero 9. Tutti i centravanti che hanno indossato tale casacca si sono stranamente arenati o hanno smesso di fare la cosa che meglio gli riusciva: il gol.
Nel 2012-13 fu Alexandre Pato a prendere la 9 dopo tanti anni positivi con il 7 sulle spalle. Scelta che non fu fortunata, visto che pochi mesi dopo, tra infortuni e contestazioni, il brasiliano chiuse la sua carriera rossonera senza più alcun guizzo.
Nel 2013-2014 toccò ad Alessandro Matri. Un ritorno per lui al Milan, dove era cresciuto da ragazzo, ma fu un buco nell’acqua: investimento da 11 milioni di euro ed un solo gol all’attivo. Nel 2014-15 si alternarono invece Fernando Torres e Mattia Destro; la numero 9 non portò bene neanche a loro, nonostante venissero da esperienze e carriere molto positive.
Nel 2015-2016 toccò al brasiliano Luiz Adriano. L’incantesimo negativo però non si spezzò, tanto che nella sua seconda stagione rossonera l’attaccante passò alla maglia numero 7 per provare a cambiare la sua storia milanista (senza successo tra l’altro). Andò meno peggio nel 2016-17 Gianluca Lapadula, arrivato a quota 8 reti in campionato nonostante un pedigree non così esaltante.
L’anno successivo ci provò il talentuoso André Silva. Il portoghese fu il fiore all’occhiello del mercato rossonero guidato dal duo Mirabelli-Fassone, ma la sua maglia numero 9 brillò solo in Europa League. Male invece in campionato con solo 2 reti all’attivo e la successiva cessione nell’estate seguente.
Tre centravanti di spessore, ma mai troppo esaltati in casa Milan, sono stati gli ultimi ad indossare la 9 rossonera. Nel 2018 Gonzalo Higuain, colpaccio in arrivo dalla Juventus. Ma dopo sei mesi preferì cambiare aria trasferandosi al Chelsea. Nel 2019 tale numero fu scelto da Krzysztof Piatek, che nella prima parte dell’anno era stato determinante con la 19 sulle spalle. La ‘maledizione’ si abbatté anche sul polacco da agosto in avanti. Infine Mario Mandzukic, giunto a gennaio scorso ma incapace di rendersi utile per i tanti, troppi guai fisici.