Il rossonero non è stato riscattato dall’Atalanta ed è tornato a Milano. Pioli lo valuterà in estate: possibile la permanenza.
Il Milan è attivissimo sul mercato in questi giorni. In entrata sono giorni importanti, sia per il centravanti, Olivier Giroud, che per Brahim Diaz e i terzini. Oltre alle operazioni in entrata, però, Maldini e Massara devono concentrarsi anche sui giocatori da piazzare in uscita. Non è però detto che tutti gli esuberi lasceranno ad ogni costo Milanello, e in questo senso il futuro di Mattia Caldara è ancora incerto.
L’Atalanta avrebbe dovuto spendere ben 15 milioni di euro per riscattarlo, ma ha preferito non esercitare l’opzione e vagliare altri profili sul mercato (si parla di Tomiyasu). Il difensore è pertanto tornato a Milanello, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Attualmente è difficile stabilire se sia più probabile l’ipotesi della permanenza in rossonero o la cessione a titolo definitivo. Il suo minutaggio nelle ultime stagioni non incoraggia i vari club a rischiare l’investimento per quello che comunque fino a qualche anno fa era considerato uno dei migliori prospetti nel ruolo.
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Caldara è arrivato al Diavolo nel 2018 dalla Juventus per 35 milioni di euro, nell’operazione che riportò Leonardo Bonucci in bianconero. Il classe ’94 pesa ancora a bilancio per circa 14 milioni di euro, e quella è la cifra che servirebbe ai rossoneri per non fare minusvalenza. Purtroppo si tratta di una cifra che nessuno è pronto a mettere sul piatto.
In questi mesi degli interessamenti ci sono stati. Si sono mosse per lui Genoa, Verona e Cagliari, ma tutti e tre i club hanno proposto a Maldini la formula del prestito, e magari la partecipazione dello stesso Milan per il pagamento dello stipendio del ragazzo. La soluzione non convince la dirigenza milanista e l’impressione è che, se non ci saranno novità, il 27enne potrebbe anche restare a disposizione di Stefano Pioli. Il mister ne valuterà le condizioni fisiche in ritiro e deciderà poi il da farsi. Caldara potrebbe alla fine rimanere come quarto centrale del pacchetto difensivo, insieme a Simon Kjaer, Fiyako Tomori e Alessio Romagnoli.