E’ Bakayoko il nome in cima alla lista per completare il pacchetto dei centrocampista di Stefano Pioli. Per La Gazzetta dello Sport, il centrocampista è in rampa di lancio
Il Milan di Stefano Pioli sta prendendo sempre più forma. I rossoneri hanno messo le mani sul centravanti che affiancherà Zlatan Ibrahimovic e in attesa del nuovo numero dieci, si stanno muovendo alla ricerca delle alternative ai titolari.
Come è noto servono due terzini, che possano far rifiatare Davide Calabria e Theo Hernandez, ma anche un quarto centrocampista centrale. L’idea del tecnico del Milan, di avere quattro mediani, non è cambiata.
Meite, arrivato, a gennaio verrà certamente sostituito. Ad oggi, Pioli può contare su Ismael Bennacer, Franck Kessie e Sandro Tonali. I nomi fatti per il nuovo mediano sono davvero tanti ma il più vicino a vestire (nuovamente) il rossonero è Bakayoko.
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Il calciatore di proprietà del Chelsea, tornato a Londra dopo l’ennesimo prestito, al Napoli, è desideroso di giocare nuovamente per il Milan. Serve però pazienza perché trattare con i londinesi non è per nulla semplice.
Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, in edicola stamani, Bakayoko è in rampa di lancio e il dialogo con il Chelsea è ormai buono. Andrà capito quali saranno le condizioni che permetteranno al francese di far ritorno a Milanello. Il Chelsea – senza rinnovo – non può concedere il prestito e appare difficile pensare che il Milan decida di investire 15 milioni di euro per un calciatore che andrà a ricoprire il quarto slot.
Per il quarto centrocampista, dunque, non si possono escludere profili a sorpresa, magari provenienti dalla Francia, terra di conquista rossonera. Per caratteristiche, però, il nuovo mediano non dovrebbe discostarsi di molto a Bakayoko.
Non è da escludere, però, che alla fine il Milan decida di puntare su Tommaso Pobega. Il centrocampista italiano classe 1999 è reduce da un’ottima stagione con lo Spezia. E’ cresciuto parecchio, mostrando gran fiuto del gol. La trattativa con l’Atalanta non è così calda come sembrava, anche perché il Milan non appare intenzionato a perdere totalmente il controllo del suo canterano.