L’intervista esclusiva di MilanLive.it a Sabatino Durante, agente FIFA ed esperto di calcio brasiliano. Ci ha parlato di Kaio Jorge e non solo.
Da diversi giorni il nome di Kaio Jorge viene accostato al Milan. Si tratta di un giovane attaccante brasiliano di grande talento e che milita nel Santos.
Il suo contratto scade a dicembre 2021 e pertanto fa gola a molte squadre europee. Il club rossonero ha avuto qualche contatto, ma non c’è un’offerta ancora. Da considerare anche lo status da extracomunitario del giocatore, c’è un solo posto libero dopo il riscatto di Fikayo Tomori dal Chelsea.
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MilanLive.it intervista l’agente Sabatino Durante
Noi di MilanLive.it abbiamo intervistato Sabatino Durante, agente FIFA ed esperto di calcio sudamericano, per chiedergli alcune cose su Kaio Jorge e non solo.
Che tipo di giocatore è Kaio Jorge?
«Kaio Jorge è un giovane attaccante di belle speranze accostato da un anno e mezzo a una dozzina di squadre europee ed italiane. Non credo verrà in Italia per lo sbarramento dello slot extra EU. È un centravanti con buona fisicità e ottima tecnica. Sa essere efficace in area e si mette al servizio della squadra con la capacità di saper dialogare con i compagni. Purtroppo il nostro calcio è complicato e i brasiliani trovano molte difficoltà ad adattarsi, il loro costo è sempre consistente e la pazienza non è una della virtù di noi italiani. È un po’ la storia degli insuccessi di Gabigol, di Gerson, Pedro, Coutinho etc etc che hanno dimostrato di avere qualità altrove e da noi non sono riusciti ad imporsi per i motivi dei quali ho parlato. Kaio Jorge non credo verrà da noi, ma è un giovanotto di qualità e si farà».
Anche Marcos Paulo della Fluminense è stato accostato al Milan. Cosa ci può dire di lui?
«Sembrava tutto fatto con l’Atletico Madrid, poi nulla. È un lungagnone che può giocare centravanti ed anche attaccante esterno. Grande progressione. Vale i discorso fatto in generale per i brasiliani, bisogna avere pazienza e aspettarli. Per lui c’è il vantaggio del passaporto portoghese. Ha qualità, ma come Kaio Jorge non è roba per questo Milan. Prenderlo e darlo in prestito non sarebbe male. Poi il campo dirà quando e se può essere da Milan».
A proposito di brasiliani, come si spiega il fallimento di Lucas Paquetà al Milan? Inizio benissimo, poi crollo netto del rendimento.
«Paquetà con il calcio italiano c’entrava poco e l’ho detto prima che arrivasse. Lui è un trequartista che si inserisce. Deve giocare dietro a una prima punta che lo mando dentro l’area. Oppure può giocare come attaccante esterno come fa in Nazionale ora, ma Tite ha la sensibilità e l’autorità per chiedergli di sacrificarsi in questo ruolo. Poi su di lui è pesato molto il costo eccessivo per i un ragazzo con sole poche partite nella massima serie del campionato brasiliano. Troppe aspettative».
Ha qualche talento talento brasiliano da consigliare al Milan?
«Al Milan c’è Ricky Massara che è una enciclopedia vivente del calcio e quindi più che consigli serviranno altri argomenti per chiedere un trasferimento».
Cosa pensa delle vicende Donnarumma e Calhanoglu?
«Secondo me bisognerebbe spendere quello che si può spendere. Se il Milan ha ritenuto di non poter spendere quello che i due giocatori chiedevano, ha fatto bene. Io sono del parere che morto un papa se ne fa un altro. In giro per il mondo ci sono molti giocatori e al momento non vedo né un Maradona né un Pelè, quindi sono tutti utili e nessuno indispensabile.. Basta essere informati, non facili al ricatto del mercato e con i piedi per terra. Si può fare grandi cose senza dissanguarsi. Il calcio italiano purtroppo sì è dissanguato vincendo nulla nell’ultimo decennio. È il momento di ricostruire il tutto mettendo competenza e passione».