Il Milan ha ricevuto la proposta dagli agenti di questi due fantasisti di alto livello, ma il club non è così convinto.
Una delle missioni della dirigenza del Milan è quella di consegnare un nuovo trequartista centrale al proprio tecnico, Stefano Pioli. Possibilmente già prima dell’avvio del ritiro estivo. La partenza di Hakan Calhanoglu ha letteralmente formato un vuoto all’interno della formazione titolare.
In attesa di concludere la trattativa per il ritorno (in prestito) di Brahim Diaz dal Real Madrid, il Milan sta anche sondando il terreno per un altro numero 10, un centrocampista offensivo che possa agire alle spalle della prima punta nello scacchiere tattico milanista.
Secondo quanto riportato da Tuttosport il Milan nelle ultime ore avrebbe ricevuto due proposte da intermediari di mercato. A Paolo Maldini sarebbero stati offerti due trequartisti di alto livello, entrambi pronti a cambiare aria rispetto alle ultime esperienze.
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James Rodriguez e Coutinho non convincono
L’ultima settimana è stata dunque ricca di nomi fuoriusciti per riempire il vuoto lasciato da Calhanoglu. In particolare al Milan sarebbe in primis stato offerto il cartellino di James Rodriguez. Il fantasista colombiano gioca nell’Everton ed è un vecchio pupillo di Carlo Ancelotti.
James avrebbe tutte le caratteristiche ideali per giocare sulla trequarti rossonera: esperienza, tecnica, leadership e senso del gol. Ma Maldini è apparso piuttosto freddo alla proposta di Jorge Mendes. Il motivo è legato alle condizioni fisiche ed ai tanti stop muscolari in cui spesso ricade il calciatore classe ’92. Nell’ultima stagione in Premier i suoi numeri sono stati positivi, ma non eccellenti, proprio per via di una condizione muscolare relativa.
Stesso discorso vale per Philippe Coutinho. Al Milan è stato proposto anche il nome del brasiliano, in uscita dal Barcellona. Uno dei calciatori più pagati nella storia del calcio europeo, ma ad oggi un vero e proprio esubero del club catalano.
Anche Coutinho non dà garanzie fisiche: nell’ultimo campionato ha giocato solo 14 gare e si è fermato a lungo prima per uno strappo muscolare, poi per una lacerazione del menisco che lo ha tenuto fuori ben cinque mesi. Insomma, il Milan prima di virare su uno di questi talenti vuole avere la certezza di ingaggiare elementi sani e dal sicuro rendimento. Non basta solo il grande nome.