Laxalt ha lasciato il Milan per trasferirsi in Russia alla Dinamo Mosca. Piccola minusvalenza nel bilancio rossonero, ma cessione che serviva.
Nella giornata di ieri il Milan ha annunciato la cessione a titolo definitivo di Diego Laxalt, che ha firmato un contratto triennale con la Dinamo Mosca. Importante aver venduto in tempi brevi un giocatore che non rientrava nel progetto.
L’ingaggio del terzino uruguayano è stato un fallimento per il club rossonero, che lo aveva comprato dal Genoa nell’estate 2018. Le prestazioni sono state sotto le aspettative, non a caso dopo ci sono stati i prestiti al Torino e al Celtic. Ma questi trasferimenti non hanno rilanciato il calciatore, che adesso spera di avere migliore fortuna in Russia.
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Come riportato da calcioefinanza.it, Laxalt è costato complessivamente 19 milioni di euro di cartellino al Milan. Questo è il costo storico totale, compresi i bonus che sono scattati. Aveva firmato un contratto fino al 2022 e il suo valore residuo a bilancio al 30 giugno 2021 è di 5,091 milioni. Questa cifra corrisponde anche all’ultima quota di ammortamento e il club se la risparmierà nell’esercizio 2021/2022.
Per evitare una minusvalenza, il Milan avrebbe dovuto vendere il laterale sudamericano a 5,091 milioni. Tuttavia, sembra che dalla Dinamo Mosca incasserà 3,5-4 milioni, pertanto a bilancio risulterà una piccola minusvalenza di 1,5-1 milioni.
Per quanto riguarda lo stipendio, Laxalt in rossonero percepiva 1,7 milioni netti a stagione (circa 3,1 milioni lordi). Nell’ultima stagione tale importo è stato pagato completamente dal Celtic, che lo aveva preso in prestito. Non è noto l’ingaggio che gli corrisponderà ora la Dinamo Mosca, che verosimilmente gli avrà offerto un importo superiore a quello che guadagnava a Milano.