Hakan Calhanoglu non sta riuscendo a mettersi in mostra ad EURO 2020, dunque le sue quotazioni sono a ribasso.
La rassegna continentale di EURO 2020 doveva essere la vetrina ideale. Hakan Calhanoglu aveva messo in conto di dare il meglio di sé con la maglia della Turchia, così da diventare un pezzo pregiato sul mercato internazionale ed attirare l’interesse di nuovi club.
Piani praticamente andati in fumo, come scrive oggi la Gazzetta dello Sport. Dopo 180 minuti giocati nel campionato europeo, le quotazioni di Calhanoglu sono letteralmente crollate. Due prove disastrose contro Italia e Galles, nessun guizzo e tanti errori in mezzo al campo. Insomma, il 10 del Milan ha rivisto i fantasmi dei suoi momenti peggiori.
L’idea di Calhanoglu in vista di questo torneo era quella di mettere in stand-by l’offerta di rinnovo con il Milan e puntare tutto su sé stesso. L’intento di attirare l’attenzione delle big europee è al momento svanito, per colpa di un atteggiamento svogliato e tutt’altro che brillante con la sua Nazionale.
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Le soluzioni per il futuro di Calhanoglu stanno cadendo come petali di margherite. Non solo i top-club europei non ne apprezzeranno le qualità dopo l’Europeo deludente, ma anche chi aveva messo gli occhi su di lui in precedenza si tirerà indietro.
Come l’Atletico Madrid, che ha chiuso per Rodrigo de Paul e dunque ha accantonato l’opzione Calhanoglu. Oppure gli arabi dell’Al-Duhail che avevano messo sul piatto un’offerta ‘monstre’ per il turco: 8 milioni all’anno di contratto più altri 8 al momento della firma. Ma lo scetticismo di Calhanoglu ha fatto fuggire anche il club qatariota.
Ora sembra che l’unica soluzione per non restare disoccupato torni ad essere il Milan. La proposta contrattuale di Paolo Maldini è sempre lì sul tavolo: 4 milioni annui di contratto per altre quattro stagioni. Niente di più e niente di meno, anche se l’agente Stipic puntava a qualcosa di meglio.
Decisivo potrebbe essere il ruolo di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero è poco interessato alle trattative ed ai rumors, bensì continua a considerare Calhanoglu un punto fermo del suo Milan. Fu uno dei primi calciatori rossoneri con cui si confrontò al suo arrivo e gli diede immediatamente le chiavi del gioco. Il parere positivo di Pioli dunque potrebbe riavvicinare il figliol prodigo dopo la possibile rottura definitiva.