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Shevchenko e non solo: i calciatori del Milan CT di una Nazionale

Andriy Shevchenko ha esordito con la sua Ucraina a Euro 2020. L’ex attaccante del Milan non è l’unico ad essere diventato CT di una Nazionale dopo aver indossato la maglia rossonera 

Andriy Shevchenko (Getty Images)

In tanti tra i tifosi del Milan avranno tifato per l’Ucraina nel match di esordio a Euro 2020 contro l’Olanda. Rivedere Andriy Shevchenko evoca sempre bei ricordi nei supporters rossoneri che non hanno dimenticato (e non possono dimenticare) i gol e le prodezze che l’attaccante ucraino ha dispensato nei suoi 7 anni al Milan nei quali ha vinto 1 Champions League, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Europea e una italiana, risultando decisivo, di fatto, in tutte le finali disputate.

Shevchenko è il commissario tecnico dell’Ucraina dal 2016. Dopo il fallimentare Europeo di Francia, Andryi da assistente dell’allenatore Fomenko è stato promosso selezionatore della nazionale della quale è tuttora il miglior marcatore della storia con 48 gol in 111 presenze.

Sheva è solo l’ultimo degli ex calciatori del Milan ad essere diventato CT di una Nazionale. L’elenco dei predecessori è piuttosto nutrito e comprende nomi di giocatori che, al pari di Andryi, hanno scritto pagine indelebili nella storia del club.


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Cominciamo il nostro excursus con due leggende degli anni ’60: Cesare Maldini e Giovanni Trapattoni, vincitori con il Milan di Scudetti e Coppa Campioni. Cesare, dopo essere stato il vice di Bearzot nel trionfale Mondiale di Spagna 1982, ha guidato l’Under 21 dell’Italia alla conquista di tre titoli Europei consecutivi (dal 1992 al 1996). Promosso CT della Nazionale maggiore, ha raggiunto i quarti a Francia ’98 eliminato dai padroni di casa ai quarti. Nel 2002, ai Mondiali di Corea e Giappone è alla guida del Paraguay, fuori agli ottavi con la Germania.

Non molto fortunata l’esperienza da CT dell’Italia di Giovanni Trapattoni eliminato ai Mondiali 2002 nel discusso match con la Corea del Sud agli ottavi. A Euro 2004, in Portogallo, il “biscotto” tra Danimarca e Svezia elimina gli azzurri nella fase a gironi rendendo inutile la vittoria finale con la Bulgaria. Nel 2008, Giovanni diventa CT dell’Irlanda. Nello spareggio qualificazione ai Mondiali 2010, i suoi subiscono un furto clamoroso con il gol di mano di Thierry Henry a Parigi che nega agli irlandesi i supplementari dopo lo 0-1 di Dublino. Successivamente l’Irlanda del Trap si qualifica a Euro 2012, eliminata nel girone con tre sconfitte contro Croazia, Spagna e Italia.

Cesare Maldini (Getty Images)

Un altro ex rossonero, Roberto Donadoni è stato CT dell’Italia nel biennio 2006-08. Subentrato a Lippi dopo il trionfo al Mondiale 2006, Donadoni ha guidato gli azzurri all’Europeo 2008 concluso ai quarti con l’eliminazione contro la Spagna futura vincitrice ai rigori.

Hanno allenato, entrambi, l’Olanda sia Frank Rijkaard che Marco Van Basten. Il primo era il CT degli Orange nell’Europeo 2000 nel quale l’Olanda, padrona di casa, venne sconfitta dall’Italia nell’epica semifinale vinta ai rigori dagli azzurri con Toldo paratutto e l’indimenticabile cucchiaio di Totti. Van Basten, invece, ha guidato l’Olanda al Mondiale 2006 terminato agli ottavi con l’eliminazione contro il Portogallo di un giovane Cristiano Ronaldo.

Oltreché allenatore tra i più vincenti della storia del Milan, Fabio Capello ha indossato la maglia rossonera tra il 1976 e il 1980, vincendo lo Scudetto della Stella. Nel 2008, dopo la seconda esperienza al Real Madrid, Capello viene nominato CT dell’Inghilterra. Con 8 vittorie consecutive, gli inglesi si qualificano ai Mondiali 2010 dove vengono eliminati dalla Germania agli ottavi con il gol “alla Muntari” non concesso a Lampard. Un’altra striscia positiva porta l’Inghilterra di Capello ad Euro 2012 ma il ct si dimette prima del torneo in seguito alla decisione della FA di togliere la fascia da capitano a Terry per i presunti insulti razzisti rivolti ad Anton Ferdinand.

Nell’estate 2013, Capello diventa CT della Russia. Nel girone di qualificazione ai Mondiali 2014, i russi primeggiano costringendo il Portogallo agli spareggi. Il Mondiale però termina inglorosiamente con l’eliminazione al primo turno nel girone con Algeria, Belgio e Corea del Sud. Capello lascia la panchina della Russia nel 2015 in seguito alla sconfitta con l’Austria nelle qualificazioni ad Euro 2016.

Fabio Capello (©Getty Images)

Dal 2001 al 2003, Dejan Savicevic è stato il selezionatore della nazionale di Serbia-Montenegro con la quale ha affrontato il girone di qualificazione ad Euro 2004, finendo terzo alle spalle dell’Italia e del Galles. Terminata l’esperienza in panchina, con l’indipendenza del Montenegro, Savicevic è diventato il presidente della federazione calcistica montenegrina.

Un legame indissolubile quello tra George Weah e la Liberia. A causa delle croniche difficoltà della federazione locale, l’ex attaccante del Milan ha contribuito alle spese per affrontare varie edizioni della Coppa d’Africa e ha guidato i suoi da allenatore-giocatore, rendendo ancor più leggendaria la sua storia calcistica.

Una fugace esperienza al Milan negli anni ’80 per il terzino belga Eric Gerets, per due anni allenatore del Marocco. Infine, merita una citazione anche Alberico Evani, assistente di Roberto Mancini a Euro 2020 con l’Italia e c.t. degli azzurri per due match di Nations League quando lo stesso Mancini è stato fermato dalla positività al Covid lo scorso autunno. In precedenza Evani è stato allenatori dell’Under 17, dell’Under 19 e dell’Under 20.

 

 

Scritto da
Alessandro