Gravina: “Il caso Eriksen deve farci migliorare. Pronto protocollo sanitario”

Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha parlato a Sky Sport del caso Eriksen e delle mosse della Federazione per migliorarsi e farsi trovare pronti in questi casi di assoluta emergenza 

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina (©Getty Images)

Gabriele Gravina, intervistato ai microfoni di Sky Sport, ha espresso la sua opinione sul caso Eriksen: il calciatore danese che due giorni fa è stato colpito da un attacco cardiaco durante il match degli Europei. Un dramma che ha preoccupato il mondo intero, ma che per fortuna ha avuto un esito positivo.

Christian è rimasto in vita, e ciò è stato possibile grazie alla preparazione di tutto lo staff medico che lo ha soccorso in campo e del capitano della Danimarca, nonchè difensore del Milan, Simon Kjaer. Il numero uno della FIGC si è proprio espresso riguardo questo punto. Gravina ha affermato che il caso Eriksen deve far riflettere e portare a migliorarci sotto l’aspetto della preparazione medico-sanitaria. C’è bisogno di una formazione importante per far sì che, sia gli atleti in campo, che gli staff medici, imparino a saper gestire situazioni così delicate al fine dievitare spiacevoli conseguenze.

Queste le parole di Gravina per Sky Sport:


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“Ora dobbiamo dare una risposta efficace alla luce di quello che è successo. È giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e la conoscenza dei nostri medici affinché tutti i tecnici e gli addetti ai lavori che scendono in campo possano avere una conoscenza elementare di cosa si debba fare in momenti così difficili e drammatici. Abbiamo il dovere di incentivare il fattore della conoscenza e della formazione di tutti coloro che scendono in campo, che siano atleti oppure no. Abbiamo visto la straordinaria prontezza di Simon Kjaer, e questo deve farci non solo sottolineare che il suo è stato un gesto meraviglioso, ma anche riflettere. La nostra commissione medico federale sta già lavorando su questo fronte: stiamo mettendo a punto un protocollo sanitario e lo renderemo disponibile sia alle società professionistiche che a quelle dilettantistiche. Seguirà poi una preparazione tecnica in modo da sapere rispondere sempre ad incidenti di questo tipo».

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