Christian Eriksen ha inviato un messaggio nella chat dei calciatori dell’Inter, un segnale positivo per le sue condizioni.
La grande paura. Una mezz’ora di terrore per tutto il mondo del calcio e non solo. Christian Eriksen ieri ha rischiato seriamente la vita, dopo il malore che lo ha colto all’improvviso durante il match tra la sua Danimarca e la Finlandia di EURO 2021.
Fortunatamente, dopo una situazione inizialmente drammatica, Eriksen è riuscito a recuperare e stabilizzarsi. Probabilmente colpito da una forte aritmia cardiaca, il fantasista dell’Inter si è accasciato a terra senza sensi. C’è voluto l’aiuto immediato di Simon Kjaer e dei sanitari (con tanto di defibrillatore) per impedire il peggio.
Eriksen dopo l’arrivo in ospedale a Copenaghen ha ripreso conoscenza e ha scongiurato eventuali ripercussioni gravi di salute. Dopo i comunicati positivi di UEFA e Federcalcio danese tutti sono stati rassicurati sulla ripresa del centrocampista.
Altra conferma del suo buono stato di salute è il messaggio inviato da Eriksen sulla chat di squadra dell’Inter: “Sto bene, spero di tornare presto in campo” – avrebbe scritto il calciatore danese, così da rassicurare personalmente anche i compagni nerazzurri e la società stessa.
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Le condizioni di Eriksen dunque sono buone e confortanti dopo il pomeriggio di paura. Ma il rischio di qualcosa di grave era assolutamente concreto. Lo ha confermato Martin Boesen, medico sociale della Nazionale danese, uno dei primi ad intervenire sul campo.
Questo il drammatico racconto degli attimi frenetici: “Non l’ho visto con i miei occhi, ma quando ci hanno chiamato per i soccorsi era evidente che Eriksen fosse privo di sensi. Quando mi sono avvicinato l’ho trovato steso di fianco, bravi i compagni a girarlo in quella posizione”.
La situazione poteva precipitare: “Inizialmente Eriksen respirava, poi improvvisamente non aveva più battito. Tutti hanno visto che siamo stati costretti ad effettuare il massaggio cardiaco. Il merito della sua ripresa è del team medico e del resto della squadra, tutti insieme siamo riusciti a rianimarlo. Christian si è aggrappato alla vita per fortuna”.